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Le tre età di Klimt è un quadro gioiello: trovati oro, platino e argento. E ora il capolavoro torna nella Galleria Nazionale dell'Umbria

Le analisi condotte sull’opera dal Cnr e dal Centro di Eccellenza SMAArt dell’Università degli Studi di Perugia hanno confermato la presenza diffusa di lamine e polveri metalliche dai toni iridescenti

Andrea Pescari

18 Ottobre 2024, 11:55

Le tre età di Klimt è un quadro gioiello: trovati oro, platino e argento. E ora il capolavoro torna nella Galleria Nazionale dell'Umbria

Le analisi sul quadro Le tre età di Gustav Klimt

I dubbi erano pochi ma adesso arriva anche la definitiva conferma dalle indagini scientifiche, Le tre età di Gustav Klimt è un vero e proprio quadro gioiello. Oro, platino e argento, sia negli sfondi che a ornamento delle figure femminili. E' quanto evidenziato dalle mappe elementari Xrf nelle analisi condotte sull'opera dal Cnr e dal Centro di Eccellenza SMAArt dell’Università degli Studi di Perugia, eseguite grazie a un accordo tra la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea e la Galleria Nazionale dell’Umbria

L'analisi. Sono pochi i lavori letterari che riportano informazioni in merito al tipo di metalli preziosi e non, che Klimt ha impiegato nel suo periodo aureo. "I ricercatori hanno svolto indagini con tecniche di imaging iperspettrale nel visibile e vicino infrarosso (Vis-NIR) e di fluorescenza a raggi X a scansione (MA-XRF) mirate alla identificazione e mappatura dei pigmenti e metalli presenti sulla tela, con particolare focus sulle preziose campiture dorate ed argentate" scrive in una nota la Galleria nazionale dell'Umbria

L’obiettivo delle indagini è stato proprio quello di verificare le modalità e l’estensione dell’uso di materiali preziosi da parte dell’artista nel quadro. 

I risultati preliminari hanno confermato la presenza diffusa di lamine e polveri metalliche dai toni iridescenti con cui l’artista ha creato effetti cangianti della superficie. Accertato l'utilizzo di oro (Au), platino (Pt) e argento (Ag) sia negli sfondi che a ornamento delle figure femminili. Inoltre, la cromia dei capelli della giovane donna vede l’impiego combinato di ossido di ferro, tipicamente presente nei pigmenti a base di ocre, e l’oro per ottenere tonalità più calde del colore. Analisi che dimostrano come la tela possa davvero considerarsi un gioiello, nel quale Klimt ha cercato di ottenere quella brillantezza che ancora oggi rende l’opera uno dei capolavori più apprezzati dall’artista.

Il capolavoro di Gustav Klimt Le tre età, appartenente alle collezioni della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, è stato esposto presso il museo perugino durante l’estate 2024, riscuotendo un eccezionale successo di pubblico (oltre 62.000 visitatori in 3 mesi). E, a partire dal 26 ottobre, Le tre età di Klimt tornerà in esposizione alla Galleria Nazionale dell’Umbria in occasione della mostra L’età dell’oro. I capolavori dorati della Galleria Nazionale dell’Umbria incontrano l’Arte Contemporanea, fino al 19 gennaio 2025.

"L'accordo di collaborazione siglato con GNU per la valorizzazione e promozione del capolavoro di Klimt della GNAM stupisce, nuovamente, il pubblico e gli studiosi. Le indagini scientifiche condotte con il CNR - afferma Cristina Mazzantini, Direttrice della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma - hanno svelato interessanti particolari sulla preziosità del dipinto, che aprono diverse linee di ricerca. Ciò dimostra quanto sia importante focalizzare l'attenzione sui grandi capolavori, che continuano a stupire, e quanto lavorare in team con prestigiose istituzioni pubbliche, intrecciando i percorsi della ricerca scientifica, storica e artistica, conduca a risultati importanti. Così il prestito de Le Tre età alla GNU ha scritto un altro affascinante capitolo della sua storia".

"La collaborazione tra la GNAM e la GNU - aggiunge Costantino D’Orazio, Direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria - è un’occasione importante per diversi motivi: conferma la necessità di promuovere attività di ricerca sul patrimonio custodito nei nostri musei e indica un metodo virtuoso di collaborazione tra le istituzioni, chiamate a condividere con il pubblico i risultati delle proprie indagini. Dopo in grande successo estivo, siamo felici di poter offrire ai visitatori della mostra L’età dell’oro gli straordinari risultati emersi da queste analisi".

"L’unione di tecnologie all’avanguardia e competenze di altissimo livello - conclude la dottoressa Laura Cartechini, responsabile della sede di Perugia dell’Istituto di Scienze e Tecnologie Chimiche Giulio Natta (SCITEC) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) - messe a disposizione dalle istituzioni coinvolte nello studio del capolavoro di Gustav Klimt costituisce un’opportunità unica per la conoscenza dei materiali dell’opera e della tecnica esecutiva. Un esempio concreto di sinergia fra scienze umane e scienze dure che ha potuto svelare aspetti inediti di come il dipinto sia stato realizzato, soprattutto nella parte dei peculiari sfondi metallici".

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