Florida
Quello che resta della casa di Allen
La casa praticamente distrutta, i ricordi di una vita andati persi e il trasferimento a più di 2.500 chilometri di distanza. Gli uragani che hanno messo in ginocchio la Florida hanno stravolto anche l’esistenza di Allen Liberato, cittadino statunitense e italiano iscritto nelle liste dell’Aire del Comune di Umbertide, legatissimo al centro altotiberino, terra di origine di sua madre. Allen vive con la famiglia a Saint Petersburg, nella Tampa Bay, in Florida.
Il momento più drammatico si è verificato il 27 settembre, quando la quasi totalità della sua abitazione ha subito danneggiamenti incalcolabili a causa di un’inondazione causata dalla furia dell’uragano Helene nell’oceano Atlantico, a circa 250 chilometri dalla costa: “E’ stato tutto surreale. Avevamo messo dei sacchi di sabbia davanti alle porte per difenderci dall'acqua ma alla fine non hanno resistito. Si sono salvati solo la camera matrimoniale e un salotto posizionati al piano superiore e il garage – racconta - Tutti gli elettrodomestici, i pensili della cucina, mobili, vestiti, scarpe sono andati in rovina. Abbiamo dovuto assumere una ditta per togliere i pavimenti e le mura e per disinfettare tutti gli ambienti. Ma questo si è potuto fare solo dopo che io, mia moglie Tania e alcuni amici abbiamo lavorato 12 ore al giorno per cinque giorni di fila per svuotare la casa da tutto quello che c’era da buttare e mettere tutto quello che si è salvato nelle camere al secondo piano”.
A finire sott’acqua sono stati anche tanti cimeli, libri e altri oggetti dal valore affettivo inestimabile risalenti all’adolescenza vissuta da Allen a Umbertide. Come se non bastasse, il 6 ottobre le autorità della Florida danno ordine di evacuare Saint Petersburg in vista dell’arrivo dell’uragano Milton, che ha seminato ancora una volta morte e distruzione.
Allen e la famiglia decidono quindi di partire per Minneapolis, nel Minnesota, a 2.500 chilometri di distanza, anticipando un trasloco già programmato per motivi di lavoro.
“Milton ha preso in pieno la nostra zona – continua – Abbiamo aspettato con ansia di vedere se si salvava la casa. Ho avuto notizie da un nostro vicino che ha controllato la situazione e ha confermato che non avevamo subito altri danni”. La casa in cui i Liberato hanno vissuto negli ultimi 10 anni è irriconoscibile: “Una polizza per allagamento ce l’abbiamo. Dovrebbe coprire anche le suppellettili. Sicuramente bisognerà ricostruire tutta la struttura, andando a cancellare un luogo di ricordi e affetti”.
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