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UMBRIA

Truffa 2139, come funzionava il sito online che ha spillato soldi a migliaia di umbri: "Così incassavo 4 mila euro al mese"

Francesca Marruco

30 Settembre 2024, 18:56

polizia postale

Mi sono iscritto investendo il minimo, 350 euro, e poi, pian piano, col passare dei mesi e continuando a puntare quando ricevevamo la notifica, ho iniziato a guadagnare. Dopo poco tempo la mia somma era raddoppiata, ma il guadagno vero è arrivato dopo una decina di mesi circa: sono anche riuscito a incassare 1.000 euro a settimana grazie alla carta di credito del sistema e devo dire che quei soldi mi hanno consentito di comprare cose che non avrei mai potuto acquistare se non avessi avuto questa entrata”. E’ solo una delle tantissime storie delle persone che sono entrate nel sito 2139 Exchange credendo di poter fare guadagni facili e magari, perché no, cambiar vita. Bastava puntare quando nel gruppo Telegram arrivava la notifica con le istruzioni. A raccontarla, chiedendo di restare anonimo, è un uomo della zona del lago Trasimeno, una di quelle in cui - come anticipato da La Nazione - il miraggio dei guadagni da sogno ha fatto moltissime vittime. O proseliti. Ci sono infatti due categorie di coinvolti: come in uno schema Ponzi che si rispetti a guadagnare è soltanto chi entra prima e, sostanzialmente, intasca i soldi versati da chi arriva dopo. E’ per questo motivo che c’è chi si è comprato macchine e smartphone di ultima generazione o ha fatto vacanze di lusso e chi invece, con l’oscuramente del sito ordinato da Consob per l’evidente illegalità, ci ha rimesso migliaia di euro. Anche decine di migliaia. C’è anche chi nel sistema nel momento in cui è diventato inaccessibile, ha dovuto dire addio a 30 - 40 mila euro. E pure chi, e sono in tanti, entrato per ultimo, ha solo speso e mai incassato. C’è da scommettere che adesso, chi è stato tirato dentro al 2139 Exchange da amici, conoscenti o parenti piange lacrime amare. La truffa ha dimensioni enormi, difficilissime da quantificare, che varcano i confini degli Stati. Basta digitare il fatidico 2139 in qualsiasi motore di ricerca o sui social e avere un po’ di tempo per leggere. Su Instagram c’è un profilo, ormai chiuso, che contava 117 mila iscritti. Ed era solo uno dei tanti. In Umbria potrebbero essere decine di migliaia le persone entrate in quello che qualcuno chiamava e pubblicizzava addirittura come un gioco. Con tanto di ufficio. O banchetto informativo alle sagre. Era solo uno dei modi per promuovere il sistema: ci sono infatti tracce di cene ed eventi, pure recenti, anche in rinomati locali del capoluogo umbro e nel folignate, in cui nella locandina della serata, sotto il logo M-2139, c’è scritto: “Ottieni uno stipendio extra con le crypto valute”.
I tanti che sono entrati nel sistema pensavano realmente di fare trading con la criptovaluta, invece era solo un abbaglio. Il sistema, che sembrava far capo a un tale Logan Smith (nome ovviamente fittizio), che lo avrebbe fondato nel 2015 - e di cui nel sito c’era addirittura foto e biografia - mandava input agli iscritti tramite i vari canali Telegram esistenti e li invitava a puntare su questa o quella criptovaluta facendo creder loro di averli fatti guadagnare, con un’applicazione che indicava in tempo reale l’andamento di mercato. Peccato fosse tutto finto. E l’andamento reale era totalmente diverso. Questo perché, come detto, i guadagni non arrivavano dal trading, ma dai soldi di chi si iscriveva dopo. Se anche qualcuno si era reso conto, o il dubbio lo aveva sfiorato, fin tanto che incassava soldi con un paio di click, ha chiuso un occhio. O anche due. Non è chiaro, ma è più che plausibile pensare che in diversi fossero consapevoli dell’illegalità della cosa. Senza esser maghi della finanza infatti, un rendimento dell’1% giornaliero dovrebbe far suonare qualche piccolo campanello d’allarme. Sarebbe bastato anche leggere qualche recensione online prima di fornire vagonate di dati sensibili a chi ora potrebbe farne qualunque uso: ce ne sono diverse pubblicate, anche sei mesi prima dell’intervento di Consob (delibera del 24 settembre 2024) che ha oscurato tutto perché 2139 non aveva alcuna autorizzazione come invece le piattaforme di investimento devono avere.
Gli umbri non sono ovviamente gli unici ad aver creduto o voluto credere finché era possibile, di aver svoltato (c’è anche chi si è messo in aspettativa dal lavoro e chi meditava un pensionamento anzitempo): in alcune testate di settore si ipotizza che i fondi sottratti vanno dai 27 ai 420 milioni. Solo restando all’Umbria, al 2139 di mister Logan, a cui qualcuno ha aderito ben oltre un anno fa, hanno abboccato in tanti: anche insospettabili come esponenti di forze dell’ordine, bancari, passando per professionisti di ogni tipo, fino ai pensionati. Tutta gente che, dopo la chiusura del sito, ha preso a chiamare la polizia postale per segnalare, chiedere informazioni e qualcuno, forse, a denunciare. Ma il confine tra truffatore e truffato è particolarmente labile.

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