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Secondo le consigliere Simona Vitali, Cinzia Natalini e l'approccio basato su “divieti assoluti” rischia di essere controproducente: “È inaccettabile affrontare il tema del decoro urbano penalizzando tutti i cittadini. Servono piuttosto regole chiare, controlli mirati e un richiamo al senso civico,” afferma il gruppo.
Particolare attenzione è stata posta sull’apparente contraddizione tra il divieto vigente e la presenza nei giardini di contenitori per la raccolta delle deiezioni canine, i cosiddetti eco dog, che a detta del gruppo rappresenterebbero “un segnale evidente di incoerenza amministrativa”.
Rifare Gualdo richiama inoltre il quadro normativo nazionale e regionale, che tutela la presenza degli animali da compagnia non solo per motivi legati al loro benessere, ma anche per il riconosciuto valore sociale e terapeutico. “Escludere gli animali dagli spazi pubblici - sostengono le tre consigliere di opposizione - significa anche escludere una parte importante della vita sociale di molti cittadini, in particolare anziani e persone fragili che traggono beneficio dalla loro compagnia”.
La proposta avanzata è quella di un regolamento più equilibrato, che permetta l’accesso degli animali agli spazi pubblici nel rispetto di norme comportamentali: uso del guinzaglio, eventuale museruola e obbligo di raccolta delle deiezioni, con sanzioni per i trasgressori. “Non si può punire indiscriminatamente chi rispetta le regole”, osservano da Rifare Gualdo, che invita a prendere esempio da altri comuni italiani dove simili normative sono già in vigore.
Infine, Rifare Gualdo lancia un appello al sindaco e alla giunta comunale affinché vengano chiarite le motivazioni del provvedimento e si apra un confronto con la cittadinanza. “Non si può governare una città solo con i divieti. Serve equilibrio, ascolto e buon senso”, concludono Vitali, Natalini e Casciani.
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