Addio a Manuele Fiorucci, aveva 33 anni: era atteso a pranzo dalla famiglia ed è stato ritrovato senza vita in auto

“Mamma torno per pranzo”. L’ultima volta lo aveva sentito domenica 6 aprile mattina verso le 10. Insieme al padre lo hanno atteso invano. “Forse è rimasto a pranzo fuori con gli amici” si saranno detti i genitori. Ma quando non è tornato nemmeno a cena e al telefono non rispondeva allora hanno iniziato da avere qualche sospetto. Così ieri lunedì 7 aprile mattina, visto che nemmeno durante la notte aveva fatto ritorno a casa, hanno denunciato la scomparsa del figlio. Il corpo senza vita di Manuele Fiorucci, 33 anni, è stato ritrovato poco dopo le 13. Era rimasto vittima di un incidente lungo la vecchia strada della Contessa. Viaggiava a bordo della sua Audi di colore nero. Ad un tratto, per cause ancora in corso di accertamento, ha perso il controllo del mezzo ed è finito in un fossato.

Quando è scattato l’allarme sul posto sono arrivati i carabinieri e i vigili del fuoco, sia dal distaccamento cittadino che dalla centrale di Perugia con una grossa gru, indispensabile per recuperare l’auto. Il pubblico ministero Mara Pucci ha autorizzato la rimozione del corpo e contestualmente ha incaricato il medico legale Massimo Lancia di effettuare la ricognizione cadaverica esterna. Un esame che dovrebbe essere sufficiente per risalire alle cause della morte. Se così non fosse allora a quel punto dovrà conferire al medico legale l’ulteriore incarico dell’esame autoptico, ipotesi però che al momento - come detto - sembra non essere necessaria.

Lungo la strada comunale è intervenuta anche la polizia locale e gli operai dell’amministrazione cittadina. I carabinieri hanno effettuato tutti i rilievi del caso per acquisire elementi di conoscenza indispensabili per l’esatta ricostruzione dell’incidente. Un malore potrebbe aver fatto perdere il controllo dell’Audi, oppure la fuoriuscita di strada potrebbe essere stata causata da una manovra errata, magari provocata dall’attraversamento improvviso di un animale, oppure dalla velocità troppo sostenuta o infine anche per un possibile guasto meccanico. In altre parole tutte le ipotesi sono al vaglio degli inquirenti.
Manuele Fiorucci viveva sulle colline eugubine. La famiglia si è rivolta all’avvocato Ubaldo Minelli che seguirà il caso e la restituzione del corpo alla famiglia per i funerali.