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Il fatto

Discriminazioni contro le persone Lgbtqia+, aperta la prima casa di accoglienza in Umbria

Pink House realizzata grazie a una donazione

Eleonora Sarri

19 Gennaio 2025, 06:00

pink house gualdo tadino

Il taglio del nastro

Un luogo di accoglienza diventato realtà. E’ stata inaugurata sabato 18 gennaio a Gualdo Tadino, la Pink House, un luogo sicuro per accogliere le persone Lgbtqia+ che si trovano ad affrontare situazioni di violenza, abbandono ed esclusione. Voluto da Omphalos, ha avuto il supporto di numerose realtà ed è nato dalla donazione di una signora che ha lasciato due appartamenti a Omphalos che ora contano otto posti letto totali. “Un grazie speciale - scrive proprio l’associazione - va a chi ha donato, agli enti, alle organizzazioni, alle istituzioni presenti e alle singole persone che insieme a Omphalos hanno permesso di completare questo progetto immenso che darà una nuova possibilità abitativa a soggettività discriminate”. Oltre al supporto del Comune di Gualdo Tadino, hanno contribuito tra gli altri il gruppo Amazon, Coop Centro Italia, la Proloco di Bettona.

All’inaugurazione erano presenti, tra gli altri, il presidente di Omphalos Umbria, Stefano Bucaioni, la senatrice Emma Pavanelli (M5s), il sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti, il vicepresidente della Regione Umbria, Tommaso Bori e la presidente dell’Assemblea legislativa, Sarah Bistocchi. “La Regione Umbria – ha detto Bori - è stata una delle prime in Italia a dotarsi di una legge contro l’omolesbobitransfobia, che purtroppo, negli anni, è stata azzerata tramite un definanziamento mirato. Ora la Regione Umbria tornerà a finanziare qu a finanziare questa legge, per garantire diritti e dignità a tutte e tutti”. “La strada per i diritti civili è lunga – ha detto Bistocchi – in Umbria non siamo ai blocchi di partenza, siamo in cammino. Quella strada d’ora in poi, a tutti i livelli, la faremo insieme”. “Abbiamo scritto una bella pagina di storia - ha detto Presciutti -La Pink House è realtà. La prima in Umbria! Una casa dei diritti che abbiamo voluto e sostenuto e che continueremo a sostenere e implementare”. “Nonostante la nostra Costituzione parli di parità di diritti - ha detto Pavanelli - sono ancora tante le disuguaglianze che possiamo toccare con mano. E’ fondamentale la presenza di presidi in grado di garantire a chiunque la massima integrazione possibile, e in questo senso la Pink House rappresenta un grande esempio virtuoso”. A intervenire anche Costanza Spera, assessora alle Politiche sociali di Perugia, e Lorenzo Ermenegildi Zurlo, consigliere delegato alle politiche Lgbtqia+ di Perugia. “La Pink House rappresenta un passo fondamentale nella tutela dei diritti umani e nella lotta contro le discriminazioni omo-lesbo-bi-transfobiche. Insieme costruiamo un futuro più inclusivo e libero”.

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