Il fatto

Gubbio, il rocambolesco furto della Madonna del Melograno: chi erano i mandanti e i complici

Ritrovata la celebre opera trafugata nel 1979

Luca Mercadini

04 Dicembre 2024, 15:42

La Madonna del Melograno

La Madonna del Melograno di Gubbio

La Madonna del Melograno torna a Gubbio dopo 45 anni e per l’11 dicembre è prevista una grande festa in città con tanto di sonata straordinaria del Campanone del Palazzo dei Consoli, visite aperte e guidate per le scolaresche.

Ma cosa è e perché la Madonna del Melograno è considerata un capolavoro?

La Madonna del Melograno è una tempera su tavola le cui misure originali sono 65 cm per 45. E’ attribuita a Pier Francesco Fiorentino, pittore attivo a Firenze tra la fine del Quattrocento. Questo artista, che si ispirava alle opere di Filippo Lippi, ha realizzato l'opera tra il 1450 e il 1500 e rappresenta la Madonna con il Bambino e San Giovannino ed era conservata, prima del furto, nella Pinacoteca Comunale di Gubbio.

Altre opere di Pier Francesco Fiorentino

Pier Francesco Fiorentino è noto principalmente per i suoi dipinti di Madonne. Sebbene non ci siano molte informazioni dettagliate sulle sue altre opere specifiche, il suo stile e la sua produzione artistica sono stati influenzati dalla tradizione fiorentina del tempo. Le sue opere sono caratterizzate da una forte espressione religiosa e da una particolare attenzione ai dettagli iconografici. In sintesi, la Madonna del Melograno è uno dei capolavori di questo artista, che ha contribuito alla tradizione pittorica fiorentina con opere che riflettono la spiritualità e la bellezza del periodo rinascimentale.

L’incredibile furto e chi erano i mandanti

Il furto avvenne nella notte tra il 18 e il 19 marzo 1979. I ladri entrarono nel museo durante il giorno, aspettando la chiusura per agire indisturbati. Approfittarono di un sistema di allarme disattivato per manutenzione, calandosi poi con una corda dalle finestre per portare via l'opera. L'assenza di segnalazioni durante il furto portò a ipotizzare che si trattasse di un furto su commissione, date le circostanze particolarmente favorevoli per i ladri. Il furto della "Madonna del Melograno" nel 1979 è stato caratterizzato da circostanze che suggeriscono il coinvolgimento di professionisti. Questo è emerso dalle indagini e dalle notizie dell'epoca, che indicavano che i ladri avessero pianificato l'azione in modo meticoloso.

La ricostruzione

Ladri Professionisti: La modalità del furto, che ha visto i ladri entrare durante il giorno e nascondersi fino alla chiusura del museo, suggerisce che potessero avere esperienza in furti d'arte

Committenti: L'idea di un furto su commissione implica che qualcuno potesse aver ordinato il furto per ottenere l'opera d'arte per motivi privati o di lucro

Collaboratori Locali: È possibile che ci fossero complici locali che conoscevano bene la struttura e le sue vulnerabilità, facilitando l'operazione.

La mancanza di prove definitive e la natura clandestina dell'operazione hanno reso difficile identificare i responsabili. Tuttavia, l'ipotesi di un'organizzazione più ampia dietro il furto rimane una possibilità considerata dagli investigatori.

Dove sarà collocata L’opera?

La gestione della Madonna del Melograno dopo il suo ritorno a Gubbio prevede un approccio attento e strategico per garantire la sua conservazione e valorizzazione. Ecco i punti chiave riguardanti la futura conservazione dell'opera:

  • Restauro e manutenzione: L'amministrazione comunale, in collaborazione con esperti di conservazione, si impegnerà a monitorare lo stato di salute dell'opera, effettuando eventuali interventi di restauro necessari per preservarne l'integrità. È fondamentale garantire che l'opera sia mantenuta in condizioni ottimali per evitare danni futuri.
  • Esposizione al pubblico: La Madonna del Melograno sarà esposta nel Palazzo dei Consoli, dove i cittadini e i visitatori potranno ammirarla. L'ingresso gratuito nei giorni di riconsegna e le aperture straordinarie per le scuole sono iniziative pensate per favorire l'accesso all'opera e sensibilizzare il pubblico sull'importanza del patrimonio culturale.
  • Educazione e sensibilizzazione: Saranno organizzate attività educative, specialmente per gli studenti, per promuovere la conoscenza dell'opera e del suo significato storico e culturale. Queste iniziative contribuiranno a creare un legame tra le nuove generazioni e il patrimonio artistico della città.
  • Collaborazione con enti culturali: La gestione della Madonna del Melograno coinvolgerà anche collaborazioni con enti e istituzioni culturali, come i Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, che hanno svolto un ruolo cruciale nel recupero dell'opera. Questo garantirà un approccio coordinato nella tutela e valorizzazione dell'opera.

Eventi di celebrazione: La cerimonia di riconsegna, prevista per l'11 dicembre, rappresenterà un momento significativo non solo per festeggiare il ritorno dell'opera, ma anche per rafforzare il senso di comunità attorno alla sua valorizzazione. Eventi futuri potrebbero includere mostre temporanee o conferenze dedicate all'arte e alla storia locale

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