Viabilità
Arrivano gli autovelox sulla Variante di Gubbio
Dalle promesse ai fatti. Dopo anni di attesa sembra finalmente arrivato il tempo in cui la Variante alla Ss 219 Pian d’Assino di Gubbio sarà più sicura grazie all’installazione di 3 autovelox a San Marco, Spada e Branca. Le tre localizzazioni sono state individuate a suo tempo in base alle statistiche di incidentalità e alla morfologia dell’andamento della strada. Si tratta di dispositivi di tipo bidirezionale, quindi in pratica è come se il “grande fratello” eugubino avesse 6 “occhi”, in grado di rilevare la velocità di tutti i mezzi in transito, sia di quelli diretti verso Branca che quelli diretti verso Mocaiana. Per cui garantirebbero una copertura pressoché totale per rilevare eventuali infrazioni. Non è stata resa nota la tempistica entro la quale sarà concluso l’intervento di installazione, ma intanto sono stati piazzati i cartelli che indicano il tratto di strada soggetto a controllo. Resta aperto il dibattito sull’efficienza dei questi dispositivi, che sono stati dettati e impostati sulla velocità di 70 chilometri orari, per prendere effettivamente più sicura la Variante che, per l’altissimo numero di sinistri mortali, è nota anche come “strada della morte”, un nome che era stato coniato tanti anni fa per ricordare il triste primato degli incidenti stabilito lungo il vecchio tracciato della Pian d’Assino. Il bilancio delle vite falciate sulla Variante è infatti pesantissimo e preoccupante: 19 morti in 19 anni. “E' una strada nata già vecchia” disse la mattina del 9 maggio 2005 l’allora vescovo, oggi emerito, Mario Ceccobelli quando venne inaugurato il tratto Montefiore-Branca. Tra i più gravi incidenti di sempre quello dell’aprile del 2017 al chilometro 12+800 tra gli svincoli di Padule e Torre dei Calzolari nel quale persero la vita Giancarlo Spaziani, Valerio Tittarelli e Manuel Amadu. Ma anche altri “numeri” completano un quadro decisamente allarmante. Sono infatti quasi 100 (96) gli incidenti stradali definiti “gravi”. Alle vittime si aggiungono oltre 110 feriti con conseguenze irreversibili e oltre 200 persone che hanno riportato conseguenze non gravi. Il tratto più pericoloso della variante, è - dal punto di vista statico vista l’incidenza dei sinistri - quello tra gli svincoli di Padule e Torre dei Calzolari, più esattamente tra i km 12,800 e 13,250 (450 metri). Dal 2017 ad oggi ci sono stati tre incidenti gravissimi che sono costati la vita a cinque persone.
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