Cronaca
La porta a vetri in frantumi e l’ingresso ridotto a un tappeto di schegge. Amaro risveglio ieri mattina per la Pro Foligno, vittima di un assalto dei vandali nella notte tra domenica e ieri alla sede dell’associazione in piazza Piermarini. Di atti vandalici farebbe parlare la scena che si sono trovati davanti i vertici del sodalizio folignate: la vetrata della porta spaccata, con a terra i frantumi di una bottiglia di birra, verosimilmente utilizzata dai malintenzionati per danneggiare l’ingresso della sede che si apre sotto il portico della piazza. Gli autori, infatti, non sarebbero andati oltre la spaccata, e quindi oltre il danneggiamento della porta. Forse un tentativo di introdursi nei locali dell’associazione nella speranza di trovare beni da saccheggiare, o forse l’opera di qualche balordo, intenzionato soltanto a danneggiare. Non è possibile dirlo al momento. A fare luce sull’accaduto saranno le indagini dei carabinieri della compagnia folignate, presso i quali il presidente della Pro Foligno, Luca Radi ha sporto denuncia - contro ignoti - dell’accaduto.
“Ci siamo accorti stamattina (ieri, ndr) quando il segretario è andato ad aprire la sede e ha trovato la porta a vetri rotta e i cristalli frantumati a terra all’ingresso - ha raccontato Radi - Dispiace, non tanto per il danno in sé, ma per la città, perché è accaduto in una piazza nel cuore del centro storico, a due passi da corso Cavour, e che negli ultimi anni è diventata purtroppo un luogo di bivacco”. In tal senso dal presidente dell’associazione che da più di un secolo è impegnata nella tutela, nella valorizzazione e nella promozione della città, arriva anche una sollecitazione: “Sarebbe necessario tornare a un controllo e una pulizia quotidiana, anche del portico dove dovrebbero essere rimosse le panchine, che non sono più utilizzabili quotidianamente, perché sono sporche - dichiara Radi - e perché ormai sono un luogo dove le persone mangiano, dormono, e fanno di tutto. Non è possibile tenere delle sedute che diventano delle abitazioni per qualcuno. L’arredo urbano dovrebbe essere all’aperto per consentire almeno un’autopulizia quando piove”. Un auspicio quello di Radi di veder rifiorire anche quel gioiello quale è piazza Piermarini, dove le panchine in questione contribuirebbero per il presidente ad attirare persone che trasformano questo spazio in un luogo di bivacco. L’accaduto ha lasciato con l’amaro in bocca i membri della Pro Foligno, anche perché è stata la prima volta che l’associazione è finita nel mirino di simili atti vandalici. “Perché prendersela con un’associazione che non fa altro che mettere in luce le bellezze della città?” ha commentato Mario Lai, consigliere del sodalizio, stigmatizzando l’episodio. I fatti sono stati denunciati ai carabinieri, come detto, che faranno luce sull’accaduto, e in tal senso risposte utili potrebbero arrivare dalle telecamere di videosorveglianza presenti in zona.
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