Quintana
Il Pertinace del Cassero, Luca Innocenzi vincitore della Giostra della Rivincita (foto Cardinali/Cirocchi)
Tra soddisfazione, amaro in bocca e qualche delusione, all’indomani della Giostra della Rivincita conquistata dal Pertinace del Cassero, Luca Innocenzi in sella ad Altrimenti la parola passa ai priori degli altri nove rioni (nelle foto di Cardinali/Cirocchi)per un primo bilancio sulle prestazioni dei propri binomi.
Scorrendo la classifica, soddisfazione non manca in casa Croce Bianca per il tandem Lorenzo Melosso-Sopran Headley che ha dato tutto per avversare il Cannibale: “Sono contentissimo di Lorenzo sia dal punto di vista tecnico che del risultato e tutto il rione è molto soddisfatto della sua Giostra - spiega il priore Andrea Ponti - E’ stato l’unico a cercare di impensierire Innocenzi, conducendo una Quintana sempre all’attacco. E’ vero che conta chi vince, ma data anche la sua giovane età credo che il futuro possa essere roseo. Faccio i complimenti a lui, al papà che gestisce la scuderia, al responsabile tecnico del rione e a tutto lo staff per il lavoro eccezionale fatto quest’anno”.
Non ha deluso neppure Mattia Zannori il suo rione Ammanniti, arrivato terzo in sella a Seurat senza errori: “La Quintana di domenica ha confermato il valore che Mattia è riuscito a raggiungere come cavaliere - commenta il priore Federico Fiordiponti - Ha portato a termine una Giostra non facile, montando molto bene, penalizzato dal non poter scendere in campo con Franceschina ma con il secondo cavallo, che si è dimostrato però alla pari di primi cavalli di altri rioni, nonostante un gap al livello di tempo rispetto a Innocenzi e Melosso di cui eravamo consapevoli. Dimostrando tutto il buon lavoro di Mattia e della scuderia”.
A completare tre tornate senza errori anche l’Audace dello Spada Tommaso Finestra con Cherry Season, ma il priore Riccardo Ricci non nasconde un pizzico di amaro in bocca: “La cavalla era sostanzialmente al debutto perché a giugno ha corso solo una tornata, ma visti anche i riscontri cronometrici delle prove, pensavamo che sarebbe andata meglio - spiega - Probabilmente c’è ancora qualcosa da affinare: è il primo anno che abbiamo lavorato per intero su Cherry Season, faremo tesoro dell’esperienza fatta”.
Un solo anello, l’ultimo, ha invece macchiato la quintana di Paolo Palmieri su Sarsina, all’esordio per il Contrastanga: “Sono molto soddisfatto considerando che per Paolo è stato un vero e proprio debutto, rispetto all’unico giro che fece con il Cassero, e le prove che ha avuto a disposizione da fine giugno - commenta il priore Carlo Mattioli - Se non fosse stato per il nono anello avremmo finito una Quintana impeccabile. Sul fronte velocità, la cavalla era al debutto e ha dimostrato il valore, migliorando a ogni giro dopo una prima tornata in cui era un po’ incerta. Ci fa sperare bene per il futuro”.
Amarezza, invece, in casa Giotti per la prestazione di Raul Spera con Uomo Felice: “C’è molta delusione per com’è finita la Quintana - commenta il priore Alfredo Doni - Speravamo in un passo avanti rispetto a giugno e invece è andata peggio. Le prove ufficiali erano state positive e quindi ci attendevamo una Giostra diversa. Sia il cavallo che il cavaliere non sono stati all’altezza e uscire di scena in seconda tornata ci ha lasciato tanto amaro in bocca. Come sempre, nei prossimi giorni insieme al Consiglio valuteremo come affrontare la nuova stagione. Voglio ringraziare tutti i rionali per l’impegno profuso in questi mesi e da parte mia farò il possibile per riportare il Giotti tra i protagonisti”.
A Luca Morosini rientrato in pista su Ramadas per sostituire l’infortunato Pierluigi Chicchini è andato il ringraziamento del priore del Pugilli Mauro Paris “per il coraggio di accettare la chiamata e la serietà dimostrata”: “Sapevamo le difficoltà di affrontare una Quintana con un cavaliere catapultato sopra un cavallo che non aveva mai montato, il giorno prima della Giostra. Speravamo di andare più avanti ma siamo soddisfatti ugualmente perché ha fatto registrare un tempo che non aveva mai fatto nelle prove e ci fa ben sperare per il futuro”.
“Grazie a Davide e alla scuderia per il lavoro svolto e che faranno nei prossimi mesi” sono, invece, le parole del priore del Badia Giulio Cavaceppi per l’Ardito Dimarti in tandem con Bisous au chocolat. “Il progresso di Davide e di tutta la scuderia lo abbiamo visto - spiega - Davide è giovane, ha ancora esperienza da fare, ma la dedizione, la passione e i sacrifici verranno ripagati”.
Penultimo nella classifica il binomio del rione Morlupo, con il Baldo Mario Cavallari in sella a Miss Baker uscito alla prima tornata per due errori ai bersagli. "Per il Rione Morlupo l’obiettivi non è mai “fare bene” o accontentarsi del compitino, ma puntare sempre in alto - commenta il priore del Morlupo Andrea Batori - Non abbiamo avuto modo di vedere competitivo il binomio, a giugno dell'anno scorso erano entrambi debuttanti e a settembre di questo anno si è tutto infranto nei primi 20 secondi di giostra. Sfortuna? Inesperienza? Non lo so, - aggiunge - fatto sta che tutto si è fermato al primo anello. Da queste esperienze non possiamo fare altro che trarre gli insegnamenti giusti per affrontare il futuro e posso garantire che la scuderia rionale è già a lavoro con idee ben chiare per l'anno 2026.
Sfortunata, invece, la Giostra del Generoso de La Mora Adalberto Rauco uscito di scena per l’infortunio del cavallo: “Il fato per ora ci è avverso - commenta il priore Stefano Falasca - Il dispiacere è grande perché sia Adalberto che Morgana, cavalla generosa e sempre in ottima forma, hanno dimostrato sempre un lavoro costante e pulito senza inciampi tutto l’anno. E’ un peccato non aver potuto dimostrare il valore di entrambi. Mi complimento con il nostro cavaliere dalle doti sportive e umane eccezionali. Tutto il popolo de La Mora è orgoglioso del nostro Generoso. A Morgana auguriamo una pronta guarigione”.
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