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Cronaca

Foligno, violento con i genitori anziani per denaro: 53enne finisce in carcere

La storia di minacce e aggressioni portata alla luce dalla polizia dopo un episodio in cui l'uomo ha minacciato atti autolesivi e scagliato un coltello contro un operatore del 118

Giulia Silvestri

07 Agosto 2025, 13:49

polizia foligno

Le indagini degli agenti del commissariato folignate hanno portato all'arresto dell'uomo

Minacce su minacce, che talvolta degeneravano in aggressioni fisiche. Sempre per una sola ragione: ottenere denaro. Violenze subite in silenzio dagli anziani genitori fino all’ennesimo episodio, circa 10 giorni fa, quando è partita la chiamata agli agenti del commissariato folignate, che lo hanno trovato in quella casa dove viveva con i genitori, con le mani insanguinate e un coltello in mano, minacciando gesti autolesivi e, poi, anche di attentare all’incolumità dei poliziotti. In preda a un delirio di cui è rimasto vittima anche un operatore del 118 che, intervenuto sul posto, è stato colpito alla schiena con un coltello.

È da qui, da questo episodio, che sono partite le indagini degli agenti agli ordini del vicequestore Adriano Felici e coordinate dalla Procura di Spoleto, che ieri mattina hanno portato all’arresto e al trasferimento in carcere di un 53enne folignate, - con precedenti per maltrattamenti in famiglia e guida in stato di ebbrezza - accusato di maltrattamenti in famiglia, estorsione, lesioni personali aggravate e di resistenza a pubblico ufficiale.

Tutto è partito, come detto, una decina di giorni fa quando al commissariato di via Garibaldi era arrivata la segnalazione da alcuni cittadini di un uomo in preda ad istinti autolesivi, con la richiesta di intervenire nell’appartamento dove viveva insieme agli anziani genitori nella zona del Parco dei Canapè. Appartamento dove gli agenti sono riusciti a entrare a fatica, solo dopo aver superato la resistenza dell’uomo.

Una volta dentro hanno trovato l’abitazione sottosopra, con il 53enne che in preda ai fumi dell’alcol e della droga, e con le mani sporche di sangue, agitava un coltello da cucina minacciando ora se stesso ora i poliziotti. Per poi scagliare il coltello contro un operatore del 118 che nel frattempo era giunto sul posto per prestare soccorso al 53enne. Fortunatamente il colpo alla schiena è costato solo lievi escoriazioni all’operatore sanitario.

Oltre al caos e il delirio gli agenti si sono subito accorti che nell’appartamento mancavano i genitori dell’uomo, e dalle immediate verifiche hanno potuto accertare che se il padre era in buone condizioni, la madre al contrario era ricorsa alle cure dei sanitari del pronto soccorso perché circa 2 ore prima era rimasta vittima del figlio, che l’aveva più volte minacciata con un coltello di consegnargli del denaro, finendo per ferirla alla mano, provocandole lesioni giudicate guaribili in pochi giorni. Ed è in ospedale che gli agenti hanno trovato la donna, che ha deciso di sporgere denuncia contro il 53enne per il reato di maltrattamenti in famiglia, oltre che per le lesioni e le minacce subite quel giorno.

E qui la rivelazione: di giornate simili i due anziani genitori ne avevano già vissuti. Ha raccontato infatti come già in precedenti occasioni si erano verificate situazioni analoghe, e come fossero sempre scaturite da martellanti richieste di denaro da parte del figlio. E quando tentavano di non assecondarli, i due anziani finivano per subire minacce di morte e talvolta anche aggressioni fisiche. Dichiarazioni che hanno fatto scattare la denuncia da parte degli agenti del commissariato, che hanno dato il via a tutti gli accertamenti necessari per avere riscontro del racconto della donna. E non ci è voluto molto perché un altro episodio confermasse la fondatezza della denuncia. Solo tre giorni dopo infatti, il 53enne si era presentato nell’attività commerciale gestita dal padre tornando a minacciarlo di consegnargli del denaro.

La gravità della situazione ha quindi fatto scattare la richiesta da parte della Procura spoletina dell’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere per il 53enne. Ritenendo che una misura più lieve non potesse bastare a contenere la pericolosità dell’uomo. La richiesta è stata accolta dal Gip che ha emesso l’ordinanza applicativa della misura, cui ieri hanno dato esecuzione i poliziotti.

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