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Vacanze all'estero per i folignati: sulle spiagge italiane pesano i rincari

Parola alle agenzie di viaggio della città della Quintana: tra le mete privilegiate per questa estate 2025 Grecia, Spagna e Stati Uniti

17 Luglio 2025, 12:29

Vacanze all'estero per i folignati: sulle spiagge italiane pesano i rincari

Da sinistra, Morosini (Koala Viaggi), Ciri (Tourist Trophy Viaggi), Castellani (Vivere & Viaggiare)

Le agenzie di viaggio a Foligno vivono una stagione di luci e ombre. Se da un lato i viaggiatori sembrano tornare a rivolgersi agli esperti del settore per organizzare le proprie vacanze, dall’altro il comparto continua a fare i conti con le difficoltà ereditate dal periodo post-Covid, con un panorama organizzativo più complesso e prezzi in crescita. A confermarlo è Eleonora Morosini di Koala Viaggi. “Rispetto agli anni passati il numero di prenotazioni è rimasto stabile, se non in lieve crescita. La differenza più evidente quest’anno riguarda la scelta delle destinazioni: le persone hanno privilegiato mete estere. Mar Rosso, Spagna, Grecia, Kenya, Zanzibar, l’Oriente e gli Stati Uniti sono tra le più richieste. In Italia, invece, si confermano le solite spiagge della Puglia, della Sardegna e della Sicilia, ma con meno entusiasmo e un interesse minore rispetto all’estero”.

Una scelta che non dipende solo dal desiderio di esplorare nuove mete. Secondo Morosini, infatti, a incidere è anche la questione economica: “I prezzi sono aumentati, specialmente per le località italiane che in passato erano considerate più accessibili. La Sardegna, che è sempre stata una meta costosa, non dà la percezione di ulteriori rincari. Sono piuttosto le destinazioni italiane più abbordabili a risultare oggi meno convenienti. Al contrario, le mete estere non hanno avuto aumenti così significativi, tanto che paradossalmente si risparmia di più prenotando un volo e un soggiorno all’estero piuttosto che un villaggio sulle coste italiane.”


Una visione condivisa da Enrica Ciri, di Agenzia Viaggi Tourist Trophy, che aggiunge un ulteriore elemento di riflessione. “Quest’anno molte persone hanno scelto di partire per l’estero. Grecia, Turchia, Australia e Stati Uniti sono tra le destinazioni più richieste. Anche l’Italia ha tenuto grazie alle crociere nel Mediterraneo, che rappresentano una valida alternativa alle tradizionali vacanze balneari. Ma è evidente che il nostro Paese sia diventato molto caro: gli aumenti si aggirano almeno intorno al 30% rispetto agli anni passati. È comprensibile, quindi, che la maggior parte delle persone preferisca uscire dai confini nazionali, trovando soluzioni più abbordabili, pur considerando il prezzo del biglietto aereo”.
Non solo questione di prezzi. Ciri evidenzia come, dopo il Covid, il panorama organizzativo dei viaggi sia peggiorato sotto diversi aspetti: “Negli aeroporti il personale è diminuito, ci sono meno persone competenti, voli cancellati, disinformazione. Spesso i siti internet non rispecchiano la realtà dei servizi offerti, e questo crea molta incertezza. Il disagio di prenotare in autonomia sta spingendo sempre più persone a rivolgersi di nuovo alle agenzie, per affidarsi a qualcuno che conosca davvero il settore e possa garantire un servizio completo”. Secondo lei, infatti, non tutti sono pronti ad interagire con le nuove tecnologie in modo sicuro e consapevole: “Si dà per scontato che tutti siano capaci, ma non è così. La tecnologia deve essere accompagnata dalle competenze umane, tanto per chi lavora quanto per chi viaggia”.


Anche Luca Castellani di Vivere & Viaggiare conferma questo trend, pur osservando sfumature specifiche. “Il maggior numero di prenotazioni riguarda le regioni balneari italiane e la Sardegna. All’estero, invece, le mete preferite sono state Spagna ed Egitto, nonostante la psicosi di guerra. Rispetto alle scorse estati abbiamo registrato un lieve aumento delle prenotazioni, ma anche dei prezzi, che seguono l’incremento generale dei costi: carburante, materie prime e trasporti incidono inevitabilmente sul prezzo finale delle vacanze”. Castellani sottolinea inoltre una distinzione nelle preferenze: “Le famiglie tendono a rimanere di più sul territorio italiano, sia per abitudine sia per comodità. I ragazzi, invece, preferiscono le mete estere, spinti dal desiderio di vivere esperienze nuove e dalla percezione di un miglior rapporto qualità-prezzo”.
In definitiva, a Foligno le agenzie viaggi continuano a rappresentare una certezza. Tra rincari, nuove abitudini e il bisogno di sicurezza organizzativa, il contatto con l’agente di viaggio torna a essere una scelta apprezzata e rassicurante. Un punto fermo per chi vuole partire senza brutte sorprese, affidandosi all’esperienza di chi conosce davvero il mondo del turismo.


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