Cultura
La mostra è allestita nelle sale di Palazzo Trinci
Dopo il successo incassato a Palazzo Reale lo scorso anno, nella Milano che ne ha consacrato il genio, è ora nella sua città natale, la sua Foligno, che trovano posto, pronti per essere ammirati dal vasto pubblico, i circa 100 disegni del celebre architetto Giuseppe Piermarini, patrimonio della Biblioteca comunale folignate che fino al prossimo 2 novembre consentiranno ad appassionati e curiosi di regalarsi un viaggio alla scoperta o alla riscoperta di uno dei maggiori architetti italiani del 18esimo secolo. E’ qui, nelle sale affrescate di Palazzo Trinci che venerdì 20 giugno è stata inaugurata la mostra “Piermarini a Milano. I disegni di Foligno”, con la quale il Comune e la Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, insieme al comune di Milano e al Palazzo Reale omaggiano l’illustre folignate. Con un viaggio dai primi studi romani fino alle grandi opere lombarde, con particolare attenzione a Milano, a Palazzo Reale e ovviamente al Teatro alla Scala, grazie a un’esposizione curata da un pool di esperti d’eccezione, che risponde ai nomi di Alessia Alberti, Emanuele De Donno, Marcello Fagiolo, Simone Percacciolo, Marisa Tabarrini, Italo Tomassoni e Paolo Verducci.
Due le sezioni in cui si articola la mostra, la prima dedicata a Gli anni della formazione, illustra l’apprendistato romano di piermarini presso Paolo Posi e Carlo Murena e il soggiorno a Napoli presso Luigi vanvitelli, suo principale mentore che lo introdurrà nel capoluogo lombardo. La seconda è dedicata ai suoi anni da Regio Imperial Architetto della casa d’Asburgo, e ripercorre i luoghi più significativi della sua opera in Lombardia, a sua volta articolata nelle sezioni Piermarini e il metodo e Piermarini ornatista.
A presentarla ieri mattina, insieme all’assessore alla Cultura Alessandra Leoni, la dirigente dell’area cultura Francesca Rossi, il responsabile dei musei, Roberto Silvestri, e i curatori Tabarrini, Verducci, Tomassoni e Percacciolo per Palazzo Reale, la presidente della Fondazione Carifol, Monica Sassi: “Piermarini può darci 3 lezioni - ha spiegato - considerare la cultura come luogo di comunità: in un momento in cui i nostri centri rischiano di diventare luoghi senza anima, ci insegna che devono essere conservati sì ma riattivati; riflettere sul costruire per durare; e pensare alla cultura come coesione sociale, perché spazi così meravigliosi che devono essere fruibili e usati anche per migliorare il benessere delle persone. La visione del Piermarini coincide con quella della Fondazione che guarda a valorizzare il patrimonio, le eccellenze, fare scelte sostenibili e che crede che la bellezza sia l’investimenti economico migliore”. “Piermarini è una colonna portante del nostro patrimonio culturale e noi abbiamo intrapreso un percorso convinto per valorizzare la sua figura - ha detto l’assessore alla cultura Alessandra Leoni - Questa mostra è una tappa importante per raggiungere questo impegno, e permetterà a cittadini e turisti di conoscere o riscoprire questa figura”. E in tal senso, oltre alla gratuità della mostra per i possessori di Foligno Card, come ricordato dalla dirigente Rossi, si pongono anche le quattro visite guidate promosse dal Comune con Associazione Guide turistiche dell’Umbria in programma sabato 28 giugno, il 29 luglio, il 16 agosto e il 20 settembre alle ore 16.30.
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