Quintana
Il Pertinace del rione Cassero, Luca Innocenzi ha vinto la Giostra della Sfida 2025
E’ l’Olimpiade delle Giostre, ma nella Quintana non c’è un podio da festeggiare. Dal Campo de li Giochi esce solo un vincitore, e agli altri nove non resta che rimontare in sella e puntare a rifarsi nella Giostra successiva. Resi i dovuti e meritati onori al Pertinace del Cassero Luca Innocenzi che in sella ad Altrimenti ha conquistato la sua dodicesima vittoria - e il record di palii vinti in terra folignate -, la parola oggi passa ai priori degli altri 9 rioni per un primo bilancio sulle prestazioni dei propri binomi.
Seguendo la classifica, in casa Ammanniti, non manca la soddisfazione per la performance di Mattia Zannori su Franceschina, il binomio che ha vinto la Rivincita 2024: “Mattia ha replicato in fotocopia la Giostra di settembre, - commenta il priore Federico Fiordiponti - anche se il finale non è lo stesso quindi abbiamo il sorriso con un po’ di amaro in bocca ma siamo tutti molto soddisfatti per l’affermazione di Mattia e del binomio che è stata evidente”.
Terzo a completare tre tornate senza errori è stato il Moro del Pugilli Pierluigi Chicchini: “Sapevamo di non essere tra i favoriti ma, vedendo anche le prove, avevamo le carte in regola per stare dietro ai più veloci - commenta il priore Mauro Paris - Purtroppo i tempi non sono stati quelli che speravamo ma sono contento del lavoro di Pierluigi che ha portato a termine la gara senza errori. Ripartiamo da qui per arrivare a settembre più competitivi”.
Amaro in bocca anche in casa Giotti per la prestazione di Raul Spera, che mancato il terzo anello dell’ultima tornata: “Ho parlato con Raul, mi ha detto che l’errore è stato causato da un calo di concentrazione, esattamente quello che più mi preoccupava prima della Giostra. - spiega il priore Alfredo Doni - Mi ero raccomandato con Raul proprio di non sottovalutare questo aspetto. Completare una gara è l’obiettivo minimo che ci aspettiamo dal cavaliere del Giotti. A giugno non è stato raggiunto, vedremo a settembre”.
Di “rammarico e gioia al tempo stesso” parla invece Stefano Falasca, priore del rione La Mora per la Giostra di Adalberto Rauco, uscito alla seconda tornata per un anello mancato: “Non abbiamo nulla da recriminare all’operato del Generoso, l’impegno è massimo e la grinta è molta - dice - è normale ci sia stato un errore dovuto a un cavallo che non si sentiva abbastanza sicuro e che ha dato una risposta diversa rispetto alle prove. Ma è un lavoro in costruzione e noi siamo più che soddisfatti di Adalberto che è già al lavoro e non perde fiducia”.
Pochi sorrisi, invece, al Morlupo, con Mario Cavallari uscito alla seconda tornata per due anelli mancati: “Siamo amareggiati del risultato della Giostra - commenta il priore Andrea Batori - sicuramente l’obiettivo minimo che ci eravamo dati insieme alla scuderia per giugno è lontano. Ripartiamo da questa convinzione, il binomio del Morlupo deve essere competitivo da settembre. Dobbiamo lavorare su questo”.
Errori a due bersagli anche per il Furente di Contrastanga, Daniele Scarponi, uscito alla seconda tornata: “E’ stata una Sfida che ha riservato diverse sorprese, come nelle migliori Giostre in notturna di giugno, ma che alla fine ha visto trionfare “il più bravo tra i bravi” che ha vinto meritatamente una giostra che ha condotto dall’inizio alla fine - sono le parole del priore Carlo Mattioli - Per il nostro binomio una Quintana sottotono che, seppur sapendo di avere una cavalla al debutto, non ha soddisfatto le nostre aspettative”.
Era invece al suo esordio assoluto Davide Dimarti del rione Badia, ottavo in classifica per una bandierina abbattuta dopo aver infilato i tre anelli in prima tornata: “Il debutto è sempre difficile, soprattutto nell’Olimpiade delle Giostra - commenta il priore Giulio Cavaceppi - L’impegno di Davide non è stato ripagato dal campo, ma resta comunque accettabile: le prove con un cavallo giovane e con poca esperienza sono state poche. Sono dispiaciuto per il posizionamento ma la fiducia in Davide e nella scuderia rimane. Per competere con i big servono passione e dedizione e a lui non mancano; l’esperienza arriverà con il tempo. Nelle prossime Giostre avrà modo di esprimere al meglio le sue potenzialità”.
La fiducia resta immutata anche in casa Croce Bianca nel Fedele Lorenzo Melosso, uscito alla prima tornata per un anello mancato: “Era uno step quasi obbligato per arrivare alla costruzione di un grande binomio - spiega il priore Andrea Ponti - perché è un cavallo dalle grandi potenzialità (Sopran Hadley, ndr) ma Lorenzo ha avuto la possibilità di girare nell’otto poche volte, e serve del tempo per costruire il binomio. Siamo molto fiduciosi, e siamo sicuri che già da settembre riusciremo a essere estremamente competitivi e a dire la nostra”.
Chiude la classifica l’Audace dello Spada, Tommaso Finestra, eliminato alla prima tornata per un errore al bersaglio: “E’ un risultato inaspettato ma senza drammi - commenta il priore Riccardo Ricci - Anche se i risultati delle prove ufficiali ci facevano ben sperare era comunque una cavalla esordiente e probabilmente a determinate andature risulta ancora imprevedibile”.
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