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Cronaca

Foligno, dà in escandescenze perché non vuole pagare il conto in taverna e aggredisce un poliziotto: arrestata 52enne

La donna ubriaca ha creato scompiglio in una delle locande dei rioni della Quintana

Giulia Silvestri

05 Giugno 2025, 10:48

polizia foligno

Sono intervenuti gli agenti del commissariato folignate

Trascorre una serata in taverna, ma al momento di saldare il conto dà in escandescenze e all’arrivo della polizia aggredisce un agente. Protagonista una 52enne che martedì sera è finita in manette per i reati di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, dopo aver creato scompiglio in una delle dieci taverne dei rioni della Quintana.
Gli agenti del commissariato folignate, guidato dal vicequestore Adriano Felici, sono intervenuti per riportare alla calma la donna, che peraltro risultava già gravata da pregiudizi di polizia per ubriachezza molesta, oltreché per mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice.

A far scattare l’intervento dei poliziotti la condotta dalla 52enne che, in evidente stato di ubriachezza, al momento di saldare il conto di quanto aveva consumato nella taverna, si sarebbe alterata, e dopo essersi rifiutata di pagare, avrebbe iniziato ad alzare la voce, assumendo un atteggiamento molesto, arrecando disturbo anche agli altri avventori.

Una condotta sopra le righe quella della donna, complici i fumi dell’alcol, che ha reso necessario l’intervento della polizia. Ma neppure l’arrivo degli agenti, è riuscito a riportare alla calma la 52enne, la quale, sebbene nel frattempo avesse provveduto a saldare il conto, ha comunque proseguito con la sua condotta molesta. Al punto da arrivare ad aggredire, graffiandolo al braccio, uno dei poliziotti, che ha riportato lesioni giudicate guaribili in pochi giorni.

Solo dopo alcuni minuti e non con poca fatica, gli agenti sono riusciti a sedare, almeno temporaneamente, la 52enne, e a condurla in commissariato. Qui, ricostruito compiutamente l’accaduto, la donna è stata arrestata in flagranza con le accuse di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e su disposizione del pubblico ministero di turno è stata sottoposta agli arresti domiciliari, in attesa di essere giudicata per direttissima.


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