Foligno, tre giorni di ecografie gratuite alla tiroide per la prevenzione dei tumori

Tre giornate di prevenzione oncologica gratuita. Sono quelle in agenda mercoledì, giovedì e venerdì prossimi (21, 22 e 23 maggio) a Foligno grazie alla solida collaborazione, tra Fondazione Ant (Associazione nazionale tumori) e Fondazione Valter Baldaccini. Un’intesa ormai in essere da nove anni e che ha visto gli ultimi quattro dedicati alla promozione di visite gratuite di prevenzione oncologica per i cittadini e le cittadine del territorio.Ed è grazie al sostegno della Fondazione Valter Baldaccini e con il patrocinio del Comune di Foligno, che il 21, 22 e 23 maggio uno degli ambulatori mobili di ANT e i suoi medici specialisti sosteranno in piazza San Domenico, per offrire 72 ecografie tiroidee (prenotabili, fino a esaurimento posti, da lunedì 12 maggio sul portale https://ant.it/prevenzione/registrazione-visite/).

“È davvero un piacere constatare come il rapporto di ANT con gli amici della Fondazione Valter Baldaccini sia ogni anno più saldo e più fruttuoso. Sapere che al nostro fianco in Umbria, anche in questo 2025, esiste un partner tanto solido e dotato di una visione tanto affine alla nostra ci riempie di orgoglio – ha dichiarato Raffaella Pannuti, presidente di Fondazione Ant - È proprio questo il genere di collaborazioni che abbiamo sempre inteso e intendiamo promuovere, a beneficio della salute pubblica e del comune radicamento su una terra che amiamo”. “Per sottolineare il nostro impegno per la comunità quest’anno abbiamo chiesto alla delegazione umbra di Fondazione Ant di aumentare il numero di visite gratuite da mettere a disposizione per la comunità – ha commentato Beatrice Baldaccini, Presidente della Fondazione Valter Baldaccini - I numeri ci dicono che l’accesso agli screening preventivi è in calo, per questo riteniamo che donare opportunità di visite facilmente accessibili a tutti e tutte sia un gesto importante di sensibilizzazione e cura.” 

Nel dettaglio, il 'Progetto Tiroide' di Fondazione ANT (cocovista da due decenni con analoghi progetti di prevenzione dedicati alle neoplasie maggiormente diffuse in Italia), si pone come obiettivo quello di individuare i soggetti portatori di noduli tiroidei, mediante l’esecuzione di un’ecografia che, in caso di riscontro positivo, consentirà di intervenire nel modo più adeguato e tempestivo possibile, con ulteriori indagini laboratoristiche, strumentali e bioptiche.

 Il 'Progetto Tiroide' torna in Umbria anche perché si stima che nella regione risiedano ben 60.000 persone (1 su 15) affette da una qualche forma di alterazione tiroidea clinicamente significativa nell’ambito degli ipotiroidismi, degli ipertiroidismi o dei noduli tiroidei. Questo in ragione, fra le altre cause, della povertà di iodio nelle acque e nel sottosuolo umbri povera di iodio, sia nelle acque che nel sottosuolo.