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Foligno, Comune a caccia di oltre 3 milioni di Tari non pagata

E’ la somma che deve riscuotere l'Ente da più di 7.700 folignati che non hanno saldato una o più rate nel 2024

Giulia Silvestri

20 Aprile 2025, 15:19

Foligno, Comune a caccia di oltre 3 milioni di Tari non pagata

Supera quota tre milioni di euro il tesoretto che il Comune di Foligno deve riscuotere dai cittadini che nel 2024 non hanno pagato almeno una delle rate della Tassa sui rifiuti. Per la precisione da 7790 cittadini, tutti censiti e quindi non sconosciuti agli uffici di piazza della Repubblica, dai quali proprio negli scorsi giorni sono partiti gli avvisi ai debitori.

I numeri arrivano dalla determina dirigenziale numero 583, del 7 aprile scorso, con la quale dall’area servizi finanziari del Municipio sono state approvate le liste di carico degli avvisi di costituzione in mora della Tari 2024, ovvero gli avvisi di pagamento indirizzati ai 7790 contribuenti che, come emerso dai controlli, non hanno versato la Tari dello scorso anno alle scadenze previste dal regolamento. Un numero che comprende quanti hanno dimenticato di saldare una delle due rate di acconto, che bussano puntuali nelle cassette postali nei mesi di maggio e settembre, o il saldo di fine anno, fissato ai primi di dicembre, ma anche chi non ha pagato affatto nel corso del 2024. Per tutti, come da prassi, dopo i consueti controlli, scatta la cosiddetta messa in mora, che consente di regolarizzare la propria posizione, prima dell’arrivo della sanzione prevista per chi non provvede a versare il tributo.

Documento alla mano, come detto, dai controlli è emerso che sono stati 7790 i soggetti che non hanno effettuato il pagamento, che si traducono in un totale di quasi 3 milioni e 300 mila euro di tributi da riscuotere; più precisamente 3.249.264 euro. Somma che comprende 3.087.749,91 euro di tari, 154.383,07 euro di Tributo provinciale Tefa (Tributo per l’esercizio delle funzioni ambientali) e altri 7.131,01 euro di componente perequativa.

A ricevere l’avviso, come detto, cittadini censiti e che hanno regolarmente denunciato la tassa sui rifiuti, ma non hanno provveduto al pagamento. La notifica degli atti “è la fase conclusiva di una complessa attività istruttoria che consiste in verifiche su versamenti, incroci con banche dati e raccolta di ogni elemento utile a verificare la correttezza della posizione tributaria” come sottolinea il vicesindaco con delega tra le altre al bilancio e ai tributi, Riccardo Meloni, che, sentito in merito, ha evidenziato come venga tenuto conto altresì delle difficoltà economiche dei cittadini nel pagamento della Tari: “C’è la possibilità di ricorrere alla rateizzazione - ha spiegato - che prevede la possibilità di dilazionare il pagamento fino a 72 rate in base all’importo dovuto. Tutte tali azioni fanno parte della linea per perseguire l’obiettivo dell’equità fiscale tesa a far pagare il maggior numero dei soggetti. Una tassazione è equa se tutte le aziende o tutti i cittadini contribuiscono al bilancio dell’Ente”. La riscossione dei tributi che mancano all’appello, si aggiunge al contrasto all’evasione dei tributi, che nelle scorse settimane aveva già portato gli uffici comunali ad accertare oltre 300 mila euro di Imu e Tasi non pagate. Sul fronte delle difficoltà a sostenere il pagamento, invece, nelle scorse settimane gli uffici avevano iniziato a erogare il rimborso della tassa versata proprio nel 2024 per ben 1100 cittadini che avevano avuto accesso alla misura promossa dall’amministrazione, con uno stanziamento pari a 245 mila euro.


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