Cronaca
Il giovane era stato arrestato in flagranza dalla polizia
Si sono aperte le porte del carcere per il 24enne che negli scorsi giorni, venerdì 28 febbraio, era stato sorpreso dagli agenti del commissariato di Foligno fuori dall'abitazione nella quale stava scontando gli arresti domiciliari per il reato di atti persecutori ai danni di una donna di cui si era invaghito. Non è in casa, infatti, che lo avevano trovato i poliziotti quando, durante un controllo, avevano bussato alla porta della sua abitazione, per poi beccarlo, nel giro di pochi minuti, poco lontano mentre tentava di fare rientro, incappucciato e in modo fugace, dopo essersi allontanato - così aveva riferito - per acquistare del tabacco e una bottiglia di vino.
Colto sul fatto, il ragazzo era stato, quindi, arrestato in flagranza dagli agenti agli ordini del vicequestore Adriano Felici per il reato di evasione. Ma se dopo l'udienza di convalida, era stato rimesso ai domiciliari, ben presto per il giovane si sono aperte le porte del carcere di Spoleto, con il giudice che, su proposta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Spoleto, ha disposto l'aggravamento della misura cautelare con quella della custodia cautelare in carcere. E questo in virtù non solo dell'inottemperanza al provvedimento, e quindi dell'inadeguatezza della misura meno grave ma anche per il pericolo di reiterazione della condotta del 24enne. Proprio quella condotta che nelle scorse settimane aveva fatto scattare le manette ai polsi per il giovane, che aveva dato vita a un pesante stalking nei confronti di una donna della quale si era invaghito, senza essere corrisposto. Così il giudice che a fronte degli atti persecutori ne aveva disposto gli arresti domiciliari, con tanto di braccialetto elettronico, ha deciso per l'inasprimento della pena, sostituendo la misura, come detto, con quella della custodia cautelare in carcere. Da qui il provvedimento notificato al giovane dagli agenti del commissariato folignate che hanno raggiunto il ragazzo nella sua abitazione e lo hanno accompagnato presso il carcere di Spoleto.
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