Cronaca
E' intervenuta la polizia
"Pronto, suo figlio rischia il carcere, servono soldi". Una telefonata di quelle che nessuno vorrebbe mai ricevere e che farebbe vacillare qualsiasi genitore. Ma così non è stato, fortunatamente, per una donna ultranovantenne di Foligno che, insospettita, ha subito richiesto l'intervento della polizia di Stato, consentendo così agli agenti di arrestare in flagranza un 36enne per il reato di tentata truffa pluriaggravata. Tutto è iniziato con la telefonata con la quale un sedicente avvocato ha informato la donna che il figlio aveva causato un incidente stradale, presentato come "grave", investendo un ciclista e che, per risparmiargli il carcere, l'anziana avrebbe dovuto provvedere a sborsare una grossa somma di denaro, rigorosamente in contanti. Per poi aggiungere che a fornirle ulteriori informazioni però sarebbe stato un maresciallo dei carabinieri che l'avrebbe contattata di lì a poco.
Abbassata la cornetta però, seppur scossa dalla notizia, l'anziana ha saggiamente pensato di rivolgersi alle forze dell'ordine chiedendo l'aiuto degli agenti del commissariato folignate, guidato dal vicequestore Adriano Felici, i quali sono subito partiti alla volta dell'abitazione della donna, invitandola, nel frattempo, a contattare il figlio; un passaggio che ha permesso alla donna di accertarne così il mancato coinvolgimento nel presunto incidente stradale.
Il tutto nel giro di pochi minuti, quanti sono bastati ai poliziotti per raggiungere la casa dell'anziana signora, che in quel mentre era stata raggiunta dalla telefonata del sedicente maresciallo, il quale, dopo aver confermato la gravità della situazione, le ha detto che un uomo di fiducia poco dopo avrebbe raggiunto la sua abitazione per ritirare il denaro necessario, con tanto di "liberatoria", che l'anziana avrebbe dovuto sottoscrivere, a mettere nero su bianco l'avvenuta risoluzione della vicenda.
E qui la donna, pur avendo già smascherato la truffa, ha saputo, per così dire, reggere il gioco, assecondando la richiesta del finto militare, rispondendo anche a quella di contare il gruzzolo di denaro con cui sarebbe stata disposta a correre ai ripari. Ed è risultata convincente perché di lì a poco l'uomo "di fiducia" ha suonato all'abitazione dell'anziana signora, ed è salito in casa, dove però, una volta svoltato l'ingresso, ad attenderlo nel corridoio c'erano gli agenti del commissariato folignate, che hanno vanificato il progetto del truffatore.
I poliziotti, infatti, bloccato immediatamente l'uomo, lo hanno condotto presso gli uffici del commissariato di via Garibaldi dove, ricostruita compiutamente la dinamica dell'episodio e redatti gli atti di rito, lo hanno arrestato in flagranza con l'accusa, come detto, di tentata truffa pluriaggravata. Ad "aggravare" il tentato raggiro, oltre all'età avanzata della vittima, il fatto di aver prospettato alla stessa un pericolo immaginario, come il falso incidente inscenato nella girandola di telefonate. Il 36enne, dopo essere stato trattenuto presso le camere di sicurezza del commissariato, su disposizione del pm, è stato poi giudicato per direttissima e, convalidato l'arresto, per l'uomo è scattato il divieto di dimora in tutto il territorio della Regione Umbria. E intanto, proseguono le indagini della polizia per individuare la presenza di eventuali complici del 36enne.
L'episodio dimostra, ancora una volta, la cruciale importanza della collaborazione da parte dei cittadini per consentire il tempestivo intervento delle forze dell'ordine. Una sinergia che può rivelarsi di valore eccezionale come in questo caso, in cui la prontezza dell'anziana signora ha consentito ai poliziotti non solo di stroncare la truffa ma anche di arrestare il 36enne in flagranza, circostanza pressoché rara nei casi di truffe.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy