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Foligno, avanza la battaglia contro l'eolico: anche la Comunanza agraria di Cancelli scende in campo

Il sodalizio della frazione montana convoca istituzioni e cittadini a un'assemblea pubblica: sotto la lente l'impianto industriale previsto tra Foligno, Trevi e Sellano, mentre la petizione contro i progetti sbarca in Regione.

Giulia Silvestri

18 Febbraio 2025, 15:07

Foligno, avanza la battaglia contro l'eolico: anche la Comunanza agraria di Cancelli scende in campo

Pale eoliche

Ranghi sempre più serrati nella battaglia contro i progetti per la realizzazione di impianti eolici sulla montagna folignate, e più in generale sull'Appennino umbro-marchigiano. Dopo due inchieste pubbliche avviate al ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, che hanno visto votare compatto il Consiglio comunale di Foligno, e la maxi-raccolta firme (6599) per la petizione "No agli impianti eolici nell'Appennino. Difendiamo l'Umbria cuore verde d'Italia", presentata all'Assemblea Legislativa dell'Umbria, a scendere in campo a difesa del territorio contro le pale eoliche ad alta quota, è la Comunanza agraria di Cancelli, guidata da Maurizio Cancelli.

Lo ha fatto convocando un'assemblea pubblica per il pomeriggio di sabato 22 febbraio alle ore 16, nella frazione folignate, che chiama a raccolta le istituzioni, a partire dalla Presidente Stefania Proietti e gli assessori regionali Simona Meloni e Thomas De Luca, ai sindaci di Foligno, Stefano Zuccarini, Trevi, Ferdinando Gemma e di Sellano, Attilio Gubbiotti, fino alle comunanze agrarie di Orsano, Coste e Ponze, nel fitto elenco degli "invitati".

A far scattare l'iniziativa è stato, in particolare, il progetto che coinvolge i territori di Foligno, Trevi e Sellano con l'installazione di 12 aerogeneratori, alti tra i 180 e i 200 metri, e le annesse opere di scavo per la realizzazione di piazzole, viabilità di accesso e cavidotti. Progetto che "provocherà un forte impatto all'ambiente della dorsale appenninica compresa tra il monte Brunette, il monte Civitella e i monti di Cammoro, - si legge nella lettera di convocazione dell'assemblea - distruggendo irrimediabilmente i valori paesaggistici del nostro territorio e compromettendo ogni possibilità di attuare "un modo nuovi di fare economia" al quale aspiriamo da molti anni". Progetto questo messo nero su bianco nel Contratto di Paesaggio, stipulato oltre 10 anni fa tra la Regione, i Comuni di Foligno, Trevi e Sellano e le comunanze agrarie di Cancelli, Coste, Orsano e Sellano, per la valorizzazione del territorio. Lo stesso su cui cadrebbero "6 delle 12 turbine", come scritto nella lettera, con riferimento ai terreni dei "demani collettivi" delle quattro comunanze di Cancelli, Costa di Trevi, Orsano e Cammoro.

Da qui quindi l'invito a tutti i soggetti del Contratto di Paesaggio all'assemblea aperta a tutte le istituzioni per "promuovere un'azione unitaria in difesa dei territori montani della dorsale umbro-marchigiana". Assemblea cui parteciperanno anche i rappresentanti della petizione che ha già raccolto quasi 7000 firme. Il focus sarà sul progetto che interessa Foligno, Trevi e Sellano, ma l'incontro sarà anche occasione per offire una panoramica su tutti i progetti che prevedono l'installazione di 69 pale eoliche in territorio umbro e 39 nella fascia marchigiana.

"Si tratta di discutere e mettere al centro il futuro della Regione - dichiara Cancelli - In questo territorio c'è la storia dell'Umbria, non può essere massacrato in questo modo, ma occorre porre al centro semmai la rivalutazione delle aree montane e per questo abbiamo un bellissimo progetto quale è il Contratto di Paesaggio".


Lo stesso impianto sotto la lente della comunanza di Cancelli oggi martedì 18 febbraio pomeriggio sarà sul tavolo del Consiglio comunale folignate che discuterà la richiesta di indizione dell'inchiesta pubblica al ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica. Procedura questa che negli scorsi mesi ha ricevuto già il disco verde dalla massima assise cittadina, per gli impianti di Monte Burano e di Fondi e Collecroce. Mentre per domani, mercoledì 19 febbraio, in Regione, è fissata l'audizione in seconda commissione di un rappresentante (coordinatore) dei cittadini sottoscrittori della petizione, dei sindaci dei Comuni dell'area appenninica interessata, con i due presidenti della Province di Perugia e Terni e l'Anci.

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