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Foligno

Aggressione in farmacia, scatta la denuncia

Sequestrate le armi del titolare

04 Febbraio 2025, 09:24

Aggressione in farmacia, scatta la denuncia

Aggressione in farmacia, indagano i carabinieri

Una pistola, regolarmente denunciata, e una scacciacani. Sono le due armi che i carabinieri hanno trovato in casa del farmacista folignate che avrebbe aggredito una donna di origine tunisine, musulmana, dopo un diverbio sorto, sembrerebbe, per futili motivi. Per entrambe le armi i militari hanno proceduto al ritiro cautelare la sera stessa dell’accaduto che risalirebbe allo scorso mercoledì. Quel giorno la donna, che da 20 anni vive a Foligno, come raccontato dal suo avvocato, Pietro Gigliotti, si era recata, come di consueto nella farmacia in periferia, per acquistare alcuni farmaci per la figlia, e aveva parcheggiato la bicicletta appoggiandola vicino ai contenitori in cui si gettano i farmaci scaduti.

Un gesto questo che, sempre secondo il racconto della donna, avrebbe scatenato l’ira del farmacista, che dagli insulti sarebbe passato alle mani, prendendo a calci e pugni nel grembo, sulle gambe e al volto la donna, e strappandole il velo. Un gesto quest’ultimo che insieme alle parole offensive che il farmacista avrebbe rivolto alla donna, fanno parlare l’avvocato Gigliotti di “condotta discriminatoria” da parte dell’uomo, che l’avrebbe offesa “con pesanti parole riferite alla sua origine extracomunitaria invitandola in malo modo a lasciare il nostro Paese”. A fermare l’aggressione sarebbe stato solo l’intervento del figlio del farmacista. La donna avrebbe quindi richiesto l’intervento dei carabinieri, mentre il marito, un uomo egiziano titolare di un autolavaggio in città, si sarebbe recato in farmacia per chiedere spiegazioni al titolare, il quale però avrebbe risposto minacciando l’uomo e tirando fuori un’arma. Una delle due, non è chiaro quale, ritirate poi dai militari intervenuti sul posto. La donna si è poi recata al pronto soccorso del San Giovanni Battista da cui, ricevute le cure, è stata poi dimessa con una prognosi di otto giorni. Per l’accaduto la coppia si è rivolta all’avvocato Pietro Gigliotti che ieri ha formalizzato la querela denuncia alla Procura di Spoleto per il tramite dei carabinieri di Foligno: “Mi hanno confermato che sono già stati sequestrate le immagini della videosorveglianza, e che sono state rinvenute le due armi – ha spiegato Gigliotti, sentito in merito - Abbiamo indicato le persone che erano presenti sia all’interno della farmacia al momento dell’aggressione sia all’esterno al momento della seconda aggressione con minaccia aggravata e soprattutto la ragazza ha spiegato la gravità della condotta dell’uomo sia nell’utilizzo di frasi discriminatoria sia, in particolare, quando cerca di strapparle lo Hijab, spiegando come nella propria religione sia un simbolo di umiltà e sottomissione a dio, e che subire questo tipo di aggressione rappresenti il più grave sfregio”. Proprio per questo il legale ha richiamato l’aggravante della discriminazione razziale. “Adesso è stato portato tutto all’attenzione dei magistrati che con serenità dovranno valutare le condotte e la loro esatta qualificazione giuridica, con equilibrio e senza esacerbare gli animi si perverrà alla loro esatta configurazione”. 

 

 

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