Attualità
La risorsa idrica diventa sempre più preziosa
La questione della concessione per il prelievo d'acqua dalle sorgenti del Topino a Nocera Umbra da parte dell'acquedotto di Perugia torna a essere sotto i riflettori, in scadenza quest'anno dopo quasi 70 anni. Il consigliere di opposizione del gruppo Scegliamo Nocera Massimo Montironi ha messo in evidenza alcuni aspetti di questa situazione, attirando l'attenzione dei cittadini di Nocera Umbra. In un post sulla sua bacheca Facebook, Montironi afferma che questa scadenza rappresenta un'opportunità per rivedere le condizioni di utilizzo delle risorse idriche, considerando sia le esigenze di approvvigionamento sia la necessità di tutelare l'ambiente fluviale.

“Nel 2022 – si legge nella sua pubblicazione - l’associazione Impegno Civile ha presentato un esposto evidenziando presunti danni ambientali ed erariali legati alla gestione delle sorgenti. L’esposto richiedeva indagini approfondite sulle azioni e i provvedimenti adottati da Conap Spa, Regione Umbria, Ati 3 Umbria e Comune di Nocera Umbra, suggerendo anche la possibilità di revocare la concessione all’acquedotto perugino. Inoltre, è stato evidenziato che l’acquedotto di Bagnara presenta perdite medie pari al 50% dell’acqua trasportata. Queste perdite comportano la necessità di prelevare maggiori quantità d’acqua dalle sorgenti per soddisfare la domanda, aumentando così la pressione sulle risorse idriche locali.

In sintesi, le irregolarità nella gestione delle sorgenti di Bagnara e San Giovenale, insieme all’eccessivo prelievo d’acqua, hanno contribuito a danni ambientali significativi al fiume Topino. Le autorità regionali stanno adottando misure per affrontare queste problematiche, con l’obiettivo di garantire una gestione sostenibile delle risorse idriche e la tutela degli ecosistemi locali”.
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