Attualità
La riapertura del portone della cattedrale, da sinistra il commissario Castelli, il vescovo Sorrentino e il sindaco Zuccarini
Domenica 19 gennaio Foligno ha riabbracciato la sua cattedrale, la chiesa di San Feliciano, dopo 8 anni da quel 2016 quando gli eventi sismici ne imposero la chiusura. Un momento tanto atteso che ha riunito la comunità nel cuore del centro cittadino, intorno al sepolcro del Santo Patrono, per vivere da protagonista una giornata che è già entrata a pieno titolo negli annali della città della Quintana.
Una giornata la cui colonna sonora sarebbe certamente questa: i rintocchi delle campane che suonano a festa. Gli squilli delle chiarine e il rullo dei tamburi che accompagna la riapertura del portone. E poi la città che rompe quel silenzio in cui l’ha trattenuta la meraviglia ed esplode in uno scrosciante applauso di gioia. “Ecco, si apre!” sussurra qualcuno. E quindi lo slancio verso il portone che, finalmente aperto, quasi scompare dietro la folla che torna ad accogliere come in un abbraccio. E' tutta qui l’immagine di una comunità che si ritrova, commossa nella sua chiesa madre.
Sono stati migliaia i folignati che hanno sfidato le basse temperature per festeggiare la riconsegna della cattedrale di San Feliciano. Raggiante nella bella veste che le hanno restituito i lavori resi necessari dal sisma del 2016. Come in una corsa, nel desiderio di rientrare, e tornare ad ammirarla, tutti si sono lanciati nella navata centrale, accolti dal saluto della statua argentea del Santo, finalmente tornata al suo posto.
Un pomeriggio denso di emozioni che ha riunito tutte le anime della città e non solo in cattedrale e prima in piazza della Repubblica, dove ha preso il via il cerimoniale alla presenza delle autorità civili, religiose e militari. Tra i numerosi presenti in prima fila anche la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, il commissario straordinario per la ricostruzione, Guido Castelli, il sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini, il sindaco di Spello, Moreno Landrini, oltre ai gonfaloni delle due città, e ancora, la consigliera provinciale Laura Servi per la Provincia di Perugia, gli assessori e i consiglieri del Comune di Foligno.
Qui, atteso dagli alfieri dei 10 rioni della Giostra della Quintana, dai carabinieri e militari in alta uniforme, è arrivato scortato da una delegazione della Quintana, con i figuranti in abiti barocchi, le chiarine e i tamburini, il vescovo di Foligno e di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino ha fatto il suo ingresso, accompagnato dalla curia e dai vescovi umbri e dai cardinali, che con lui hanno poi officiato la solenne concelebrazione nella cattedrale. Presenti al solenne momento i cardinali Giuseppe Betori, Gualtiero Bassetti e Fortunato Frezza, monsignor Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia, Ivan Maffeis, arcivescovo metropolita di Perugia-Città della Pieve, Luciano Paolucci Bedini, vescovo di Gubbio e Città di Castello e monsignor Gualtiero Sigismondi, vescovo di Orvieto e Todi, già pastore della chiesa di Foligno.
“E’ davvero grande la nostra gioia. - ha esordito monsignor Sorrentino - Dopo anni in cui abbiamo dovuto attendere, ma anche premere, chiedere, impegnarci a tanti livelli, soffrendo l’amarezza di un ritardo così prolungato, oggi quasi non crediamo ai nostri occhi”. Emozione doppia per vescovo di Foligno, che ieri ha celebrato per la prima volta nella cattedrale: “Oggi mi sembra di rifare il mio ingresso in mezzo a voi - ha detto - E’ una giornata bella per la comunità ecclesiale e civile, la cattedrale con la sua storia e il suo significato ecclesiale, sociale e culturale appartiene a tutti. E’ un segno di unità posto al centro di questa città e per questo sono grato a quanti ci hanno sostenuto in questo cammino e consentito la bellezza di questa giornata, che cade all’inizio di un anno giubilare, di cui la cattedrale deve essere principale espressione e strumento”.
Non ha nascosto l’emozione neppure il sindaco Stefano Zuccarini per un giorno “straordinario”: “San Feliciano non è un Santo di carta ma è nel cuore dei folignati: essere qui significa essergli vicino e contribuire a un pezzo di storia - ha detto - Questa cattedrale ha visto tante vicissitudini ma non è mai rimasta sola grazie al contributo dei cittadini e delle istituzioni e oggi grazie all’ennesima collaborazione torniamo a vivere la nostra casa. E’ bello rivedere quel portone aperto e la cattedrale, dopo anni di buio, piena di luce che speriamo illumini la nostra anima e ci porti gioia”.
Il valore della collaborazione che ha consentito la restituzione della cattedrale è tornato anche nella parole del commissario straordinario Guido Castelli che, nel ricordare l’eccezionale momento, dopo 8 anni da quel sisma che “ha lesionato circa 1200 chiese”: “Diceva Sant’Agostino che Dio abita nel cuore degli uomini però secoli fa si ritenne necessario anche garantire a Dio una dimora nelle città: le cattedrali sono questo e sono case come questa cattedrale, frutto dello sforzo dei folignati, della chiesa, e spesso luoghi del sublime, e frutto dello sforzo di tutti, gran parte dei quali non le vedevano finite- ha detto - E oggi vedendo tutti questi bambini, folignati che per la prima volta visiteranno la casa di Dio che i loro avi hanno realizzato, è una cosa meravigliosa e voglio dire grazie a tutti coloro che hanno realizzato tutto questo”. E quindi, citando Bernard de Chartres: “Siamo nani sulle spalle dei giganti, - ha concluso - dietro di noi abbiamo tanta storia, ogni giorno dobbiamo onorarla perché ci rende felici e compatti”.
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