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Foligno, il parere dei cittadini sullo stop a bici e monopattini in corso Cavour: "Giusto il divieto, troppi pericoli"

Commercianti e pedoni promuovono l'ordinanza del sindaco Stefano Zuccarini. Coro unanime sui frequenti rischi: "Corrono a tutta velocità, si sfiora l'incidente ogni giorno"

Giulia Silvestri

05 Dicembre 2024, 15:45

Cittadini di Foligno

Da sinistra, in alto: Piermarini, Paolini, Bastida, Giaccherini. Sotto: Consoli, Remoli, Falcinelli e Giuli

Se non manca chi avrebbe risparmiato le biciclette cosiddette “muscolari”, ovvero senza motore, è sostanzialmente unanime la voce che si leva da corso Cavour all’indomani dell’annuncio dell’ordinanza che vieterà la circolazione delle due ruote nella principale via del centro storico cittadino. E il giudizio di commercianti e pedoni, incluso qualche residente all’interno delle mura, promuove la decisione del sindaco Stefano Zuccarini che nei prossimi giorni renderà di fatto esclusivamente pedonale il Corso cittadino, lungo il quale i mezzi dovranno essere condotti a mano, fatta eccezione, ovviamente, per i messi di ausilio alle persone con disabilità.

I primi a sorridere sono gli esercenti di casa a corso Cavour. “Sono pienamente d’accordo perché il corso non è una pista ciclabile - dice Fabrizio Bastida dell’omonimo negozio - Le bici e soprattutto i monopattini vanno troppo veloce, ho assistito spesso a scene in cui bambini hanno rischiato di essere investiti”. Lo sa bene anche Luciano Falcinelli di Emlun, desideroso di conoscere più nel dettaglio la misura: “Aspettiamo con precisione di conoscere gli orari - dichiara - però l’iniziativa è molto interessante perché mi sono reso conto della pericolosità di certe bici elettriche e monopattini che passano a una velocità elevata e se non si fa attenzione si rischia di venire urtati, soprattutto i bambini. Non passa giorno in cui non si sfiora l’incidente”. “E’ diventato invivibile con i mezzi che fanno slalom tra i pedoni, e chi corre facendo le impennate”, gli fa eco Moreno Bonci alla guida con Claudia Paolini di Abitoquì125: “Io pur venendo al lavoro in bici - dice Claudia - penso sia giustissimo, soprattutto per i monopattini”.

La pericolosità dei mezzi che spesso sfrecciano lungo il Corso a tutta velocità è stata evidenziata anche da Iuri Giaccherini del lounge bar Era Ora: “Sono favorevole perché vanno troppo veloce, corrono sia in bici che con i monopattini - dice - Purtroppo ci rimette chi invece è attento”. Ordinanza “giusta” anche per Andrea Piermarini di Pane e dintorni: “Le bici normali non sono tanto il problema, ma quelle elettriche e i monopattini passano a tutta velocità e se c’è un bambino soprattutto bisogna stare molto attenti - dice - Penso che fare 200 metri a piedi spingendo a mano la bici o il monopattino non sia un problema. Si dovrà controllare che venga rispettata”.


Se manca l’educazione e non si può limitare diversamente è giusto - dice Silvia Giuli - perché è pericoloso. Mi è successo che una volta mi hanno “sfiorato”. Purtroppo non vanno piano soprattutto quando c’è poca gente”. Un divieto per così dire necessario, a fronte di ciclisti e monopattinisti indisciplinati, anche per Laura:Io vivo in centro e giro in bici ma vado molto piano e do sempre la precedenza ai pedoni; - spiega - mi spiace che ci rimettono le persone più educate ma vista la situazione ben venga il divieto”. “Le bici andrebbero sicuramente incoraggiate, e magari si potrebbe sensibilizzare di più sulla velocità, perché si tratta perlopiù di bici elettriche e monopattini che si vedono sgusciare da tutte le parti” spiega Isella Remoli .
Infine, ad arricchire la prospettiva è Giampiero Consoli: “E’ giusto regolamentare il traffico perché è una via dove si va a piedi - spiega - ma è altrettanto importante che ci sia un controllo sulle caratteristiche di queste biciclette perché a volte sono quasi dei ciclomotori”.

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