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SPOLETO

Spoleto, sgominata banda di spacciatori: gestivano traffico di cocaina anche a Foligno. Sequestrati contanti e droga

17 Settembre 2024, 13:08

cella carcere

Blitz antidroga dei carabinieri. Scattate sette misure cautelari per altrettante persone che gestivano un traffico di cocaina tra Spoleto, Foligno e le province di Fermo, Frosinone e Siena. La maxi-operazione, coordinata dalla procura di Spoleto, è scattata all'alba di martedì 17 settembre con il supporto di militari dei locali Comandi Provinciali, della componente aerea del 16esimo Nucleo elicotteri carabinieri di Rieti e del Nucleo cinofili di Pesaro. 

Le indagini sono scattate nel mese di aprile 2023 e si sono estese sino alla primavera del 2024. Attività che hanno consentito di identificare soggetti di origine albanese e italiana, di età compresa tra i 19 e i 44 anni, che alimentavano e gestivano alcune piazze di spaccio tra Spoleto e Foligno. Tutto è partito dal sequestro di 50 grammi di cocaina nei confronti di uno degli indagati, avvenuto durante un ordinario servizio di contrasto allo spaccio. Nel mese di novembre 2023 è stato arrestato in flagranza di reato un giovane pusher albanese operante nell'hinterland spoletino, e successivamente, nel mese di dicembre, è stato arrestato un altro degli indagati, attualmente agli arresti domiciliari, per la detenzione di 100 grammi di cocaina destinati alla vendita con il successivo sequestro di circa 3 mila euro, ritenuto provento dell’attività di spaccio. Attività che hanno consentito di porre le basi per l'avvio di un'indagine più articolata e condotta direttamente anche attraverso l'utilizzo di strumenti tecnici. Intercettazioni telefoniche e ambientali, pedinamenti e sessioni di controllo e osservazione - anche in strada - hanno permesso di proseguire nell'operazione con importanti sviluppi investigativi. Le indagini si sono concluse nel marzo 2024 e hanno permesso di smantellare importanti piazze di spaccio sia nel comune di Spoleto che di Foligno.

Gli indagati gestivano un prezioso giro d'affari derivante al traffico di stupefacenti. In particolare gli albanesi - con domicilio a Foligno e ora tutti in carcere - si approvvigionavano di alcuni chilogrammi di cocaina al mese tramite un canale di rifornimento che riconduceva al litorale marchigiano. La cocaina, appena giunta a destinazione alla periferia del comune di Foligno, veniva interrata tra la boscaglia e da lì, di volta in volta prelevata per essere sottoposta al taglio e confezionamento in dosi in appartamenti trasformati in veri e propri laboratori della droga. Le dosi venivano distribuite nelle piazze di spaccio tra le vie del centro storico dei comuni di Spoleto e Foligno "luoghi alla ribalta della stampa per la movida,  proprio mediante l’impiego di pusher, utilizzati anche come vettori, in grado di rifornire rapidamente i clienti al dettaglio". Nel corso delle indagini i militari hanno rinvenuto, in un'area boschiva, un involucro contenente circa 450 grammi di cocaina e 500 grammi di marijuana sottoposti a sequestro. Sostanze che, se vendute al dettaglio avrebbero fruttato circa 60.000 euro.

Il Gip di Spoleto ha emesso per 4 indagati la misura della custodia in carcere, per due l'obbligo di dimora nel comune di residenza con obbligo di permanenza in casa durante le ore notturne e per uno il divieto di dimora nella Regione Umbria. Oltre agli arresti, sono state eseguite perquisizioni domiciliari, veicolari e in 2 esercizi commerciali che hanno consentito di rinvenire e sequestrare diverse dosi di stupefacente, bilancini e materiale per il confezionamento, e circa 40.000 euro in contanti. L'attività illecita investigata, "sulla base delle riscontrate prassi operative messe in atto e tenuto conto del volume d'affari, era in via di espansione: specificatamente tale entità autonoma, costituita dalla prevalente presenza di soggetti di origine albanese – di sicuro carisma criminale -, si trovava al punto di svolta e assestamento verso la creazione di un'organizzazione strutturata" conclude in una nota il comando provinciale dei carabinieri. Il risultato conseguito costituisce l'esito della costante azione di prevenzione e repressione dei reati in materia di stupefacenti da parte dei militari dell'Arma, sotto la costante direzione della Procura della Repubblica di Spoleto diretta dal procuratore capo Claudio Cicchella.

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