Quintana di Ascoli, trionfa ancora Luca Innocenzi. Il cavaliere di Foligno domina e colleziona la sua 17esima vittoria

Luca Innocenzi vince l'edizione di luglio della Quintana di Ascoli Piceno. Il cannibale in sella a Katy Way conquista il suo diciassettesimo successo ufficiale, in realtà il diciottesimo se si conteggia anche il Palio del 2007 in cui primeggiò pur dovendo ripetere l'ultima tornata, ma che non fu assegnato per bislacche interpretazioni regolamentari. Nella giostra in onore della Madonna della Pace, regala al sestiere di Porta Solestà la 35esima vittoria, 34 firmate da cavalieri di Foligno (Paolo Margasini 9, Marcello Formica 8, una del faentino Willer Giacomoni). Quella disputata sabato 13 luglio 2024 è stata la gara perfetta per il cavaliere che a Foligno difende i colori del Cassero. Una cavalcata trionfale in un Campo Squarcia gremito, in cui hanno preso posto anche tanti umbri, a partire da Fabio Serafini che del Cassero è il priore.

Prima tornata
Innocenzi assalta per primo fermando i cronometri a 50'' 3 e collezionando tre centri. Un punteggio di tornata di 694 lunghezze che costringe subito tutti gli altri a inseguire. Nella serie iniziale tengono il passo in cinque: Tommaso Finestra 680 (Sant'Emidio), Lorenzo Melosso 676 (Porta Romana), Davide Dimatri 674 (Piazzarola, ottima tornata d'esordio a soli 19 anni) e Denny Coppari 670 (Porta Tufilla). Fuori dai giochi Lorenzo Savini (Porta Maggiore) 618 punti a causa di un giro troppo lento e una penalità. Coppari fa registrare il tempo migliore in sella a Trentino (con cui Massimo Gubbini - in tribuna - ha vinto due volte), uno splendido 49'' 50 che però paga con due 80 al tabellone.

Seconda tornata
Il copione è già chiaro: tutti sono costretti a forzare per recuperare su un Innocenzi che pur rallentando di 9 decimi, rimane un cecchino al bersaglio. Dimatri esce di pista e Savini cade malamente, zero punti per entrambi e addio sogni di gloria. Coppari colleziona un 80 e una penalità e a 58 punti da Innocenzi resta in corsa solo teoricamente. Reggono Finestra e Melosso. Il primo fa segnare lo stesso tempo del cannibale, ma stecca un assalto. Il secondo è preciso al bersaglio, ma più lento (52''10).

Terza tornata
Ordine di partenza rovesciato rispetto alla classifica. Savini non si presenta in via precauzionale (ma non ci sono postumi per la caduta, né per lui né per il cavallo), Dimatri esce di nuovo di pista, Coppari bissa la stecca della seconda serie di assalti: un bersaglio mancato e una penalità. Tocca a Finestra e Melosso cercare di recuperare i 34 e 36 punti che li dividono dal solestante. Il ternano (che a Foligno è l'Audace del Rione Spada) ci prova generosamente e spinge ancora, ma sono tre le penalità. Melosso (Ardito del Rione Badia) è ancora impeccabile al bersaglio, ma non velocissimo e autore anche lui di una penalità. Innocenzi parte per ultimo. Potrebbe vincere girando con il freno a mano tirato, vista la classifica. Ma non è da lui, così propone la tornata fotocopia della seconda: 51''2 e tre centri. Pratica archiviata.

Il più forte di sempre
Innocenzi chiude con il punteggio sontuoso di 2.046, Melosso secondo a 1.968. Poi Coppari 1.938, Finestra 1.922, Dimatri 674 e Savini 618. Il Cannibale si conferma il più forte cavaliere dell'era moderna (da quando si disputa la doppia giostra) e dall'alto del suo albo d'oro personale è a un passo dal doppiare il secondo, Paolo Margasini, per numero di vittorie (17 contro 9). "Siamo stati bravi - ha dichiarato al termine della giostra - Il caposestiere Attilio Lattanzi ci teneva tanto, mi ha chiesto uno sforzo in più. Ho fatto quello che so fare, questo è il mio lavoro, lo faccio con la massima serietà e impegno. Quella di Ascoli è una gara che a me piace da impazzire, ci metto sempre il cuore".