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ELEZIONI REGIONALI

Letizia Moratti: "Anche in Umbria si può ripetere il successo ligure"

Sergio Casagrande

04 Novembre 2024, 18:30

Letizia Moratti: "Anche in Umbria si può ripetere il successo ligure"

A Letizia Moratti, europarlamentare di Forza Italia-Ppe e presidente della Consulta nazionale di Forza Italia, oggi in Umbria per un evento legato alla campagna elettorale, abbiamo posto alcune domande in vista delle elezioni regionali umbre del 17 e 18 novembre.

- Presidente Moratti, lei arriva in Umbria pochi giorni dopo una vittoria importante per il centrodestra, quella di Marco Bucci in Liguria. Secondo lei è un successo ripetibile anche in Umbria? E perché?

Assolutamente sì. Perché in questa regione si è ben amministrato e perché il centrodestra si presenta sempre unito da un progetto, da un programma, non per situazioni contingenti o occasionali. Una coalizione compatta, dove gli alleati hanno ciascuno le proprie peculiarità, distinti, ma non distanti e dove c’è ben chiaro un obiettivo comune, una linea d’indirizzo ben precisa da concretizzare nel mandato amministrativo. E’ un connotato che ci è stato riconosciuto nel commentare l’esito del voto in Liguria anche da autorevoli osservatori politici - ad esempio Paolo Mieli martedì mattina a Radio24 - che non sono certo dell’orientamento del centrodestra. E’ un aspetto che, a dire il vero, con apprezzabile autocratica sottolineano anche autorevoli esponenti del centrosinistra, soprattutto Giuseppe Conte, ma anche Carlo Calenda. Non basta aggregarsi nel maggior numero possibile di componenti. Ci vogliono idee e programmi condivisi. Il centrodestra li ha e si presenta in questa formazione da ormai 30 anni.

- Un giudizio sull’operato della giunta regionale umbra di centrodestra…

E’ un giudizio positivo. La presidente Donatella Tesei e la sua giunta hanno operato molto bene in vari settori della programmazione, rimesso in moto le infrastrutture ferme da anni, rilanciato l’aeroporto, intrapreso un’eccellente e proficua politica di promozione turistica e di valorizzazione dell’immagine del territorio con una ripercussione positiva anche per ciò che riguarda l’affermazione dei nostri prodotti tipici sia nel mercato nazionale che internazionale. Per quanto riguarda la sanità la Tesei ha rilevato una struttura al collasso, ha affrontato il Covid molto meglio che in altre regioni e intrapreso una decisa azione di riforma che sta iniziando a produrre effetti positivi. Sicuramente si può fare di più e nei prossimi anni ci sarà da investire molto nella medicina territoriale e nella riorganizzazione ospedaliera, ma ci sono tutte le basi perché i prossimi cinque anni siano per l’Umbria il trampolino per un definitivo rilancio. Il centrodestra, in questo mandato, ha trasformato questo territorio da regione chiusa e isolata a crocevia di mercati, innovazione e turismo di qualità. Non si può tornare indietro.

- Un giudizio sui vostri avversari, visto che tra l’altro candidano un sindaco e lei, in Liguria, ha sottolineato che la vittoria di Bucci è stata possibile grazie al valore aggiunto di candidare proprio un primo cittadino?

Massimo rispetto per gli avversari e per chi affronta una campagna elettorale. Mettersi in gioco per la res pubblica, per la collettività, merita sempre apprezzamento. In Umbria ancor di più perché sono in corsa due donne, senz’altro una cosa positiva, di rilievo, specie in un momento in cui i numeri riguardo le donne in politica o nelle posizioni apicali non sono eccezionali. Dare giudizi su o contro l’avversario non è nello stile di Forza Italia e men che meno potrei farlo io, da donna a donna. Detto, questo credo che la candidatura di Donatella Tesei sia un’ottima candidatura perché conosce l’impianto della Regione, il territorio e, come per Marco Bucci a Genova, essendo già stato sindaco, ha tutte le carte in regola per essere il “sindaco” dell’Umbria. E’ una definizione che rappresenta un valore aggiunto in concreto, nel rapporto con il territorio e i cittadini, non un semplice spot.

- Lei, oggi, è europarlamentare e presidente della Consulta nazionale di Forza Italia. Quanto è importante l’Umbria per Forza Italia e quanto è importante l’Unione europea per l’Umbria?

Tutte le regioni sono importanti per le forze politiche perché è dai territori, dalle loro peculiarità, dalle idee e dalle criticità che arrivano le migliori indicazioni per portare avanti una linea politica che si traduca in azioni, risposte, soluzioni. Meglio ancora se in tempi rapidi. L’Unione europea è importante per l’Umbria perché proprio nel manifesto programmatico del Ppe viene evidenziato l’obiettivo di mantenere e potenziare il legame con i territori, valorizzare le regioni, anche quelle più piccole, attraverso i collegamenti, le infrastrutture, il potenziamento della sanità territoriale, il sostegno alle imprese, in particolare alle pmi, la salvaguardia delle nostre eccellenze agricole e vinicole, le straordinarie potenzialità dell’arte e della cultura per il turismo. E’ un approccio di grande attenzione verso i territori dove la possibilità di usufruire di fondi europei è un’opportunità che va concretizzata e colta nel migliore dei modi. L’Umbria in questo senso può essere un laboratorio interessantissimo per la messa a terra di progetti con una visione di prospettiva che abbiano un profilo “europeo”. E’ un’attenzione che si sono prefissi gli stessi europarlamentari: non perdere, ma anzi rinsaldare il legame coi territori è fondamentale. E’ il primo obiettivo che ho messo nella mia agenda per quanto riguarda le regioni della Circoscrizione dove sono stata eletta.

- Lei si interessa anche di economia sociale, un settore che in Umbria vede una delle sue massime espressioni nel credito cooperativo, nelle fondazioni, nell’imprenditoria sociale. Ritiene possano esserci nuove opportunità interessanti anche per questa regione?

Assolutamente sì. Gli ultimi report in questa regione mi sembra che evidenzino dei numeri significativi. In Umbria sono oltre 350 le imprese sociali, enti privati che esercitano in via stabile e principale un'attività imprenditoriale di interesse generale. L’economia sociale, con 3 milioni di imprese ed organizzazioni, è al centro dello sviluppo in Europa, che ha recentemente approvato il Piano d’azione per l’economia sociale, in seguito al quale l’Italia dovrà aggiornare nei prossimi mesi le proprie strategie nazionali. Come Forza Italia stiamo investendo molto in questo settore che riteniamo strategico per garantire equità, solidarietà e sviluppo sociale e anche grazie al lavoro di Andrea Fora, umbro e delegato nazionale sull’economia sociale, ci impegneremo in Europa, in Italia e in Umbria per farne un perno di sviluppo delle nostre comunità, per valorizzare appieno il grande ruolo del terzo settore. Tra l’altro, io stessa sono promotrice, con diversi altri parlamentari europei, dell’intergruppo sull’Economia sociale. L’obiettivo del piano d’azione è migliorare gli investimenti sociali, sostenere gli attori dell’economia sociale e le imprese sociali nell’avvio, nell’espansione, nell’innovazione e nella creazione di posti di lavoro. Rivolgersi al welfare e al volontariato è una mission fondamentale per le imprese sociali e può essere un valore aggiunto importante per una comunità, specie per quelle un po’ più a misura d’uomo come è l’Umbria.

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