"Serve un piano straordinario per l’industria, costruito insieme alle istituzioni e alle parti economiche e sociali della regione". È questo l’appello lanciato dal neo presidente di Confindustria Umbria, Giammarco Urbani, durante l’assemblea pubblica che si è svolta ieri sera a Umbriafiere di Bastia Umbra.
All’incontro hanno partecipato il presidente nazionale di Confindustria (in video collegamento) Emanuele Orsini, la sindaca di Genova Silvia Salis e il ministro per gli Affari europei, il Pnrr e le Politiche di coesione Tommaso Foti. "Agli imprenditori di questa regione - ha detto - dico di avere fiducia in un governo che ha investito massicciamente sul sistema delle imprese, sulla sanità, sulla famiglia e che ha preso la decisione importante, soprattutto per l'industria per i prossimi anni, di rientrare nella procedura di deficit nel quale si era trovato nel momento del suo insediamento". Sulla possibilità di allungare i tempi per la realizzazione delle opere del Pnrr, il ministro ha ribadito che la Commissione europea ha confermato il termine del 30 giugno, massimo 30 agosto 2026.
La serata, aperta dal saluto della governatrice Stefania Proietti (che ha voluto ricordare Maria Grazia Lungarotti, "donna straordinaria" ha detto) e condotta dal direttore di Umbria Tv Giacomo Marinelli Andreoli, ha visto anche il dialogo della direttrice di QN – Il Resto del Carlino, La Nazione e Il Giorno, Agnese Pini, con gli ospiti su economia, Europa e prospettive del sistema produttivo italiano.
"L’Italia ha bisogno di un piano per l’industria e anche l’Umbria ne ha bisogno - ha sottolineato Urbani nel suo intervento - Abbiamo energie e competenze straordinarie che devono poter esprimere tutto il loro potenziale. È il momento di elaborare un progetto condiviso, fondato su produttività, innovazione e capacità di generare valore aggiunto. Ho avviato un percorso di confronto con istituzioni, operatori economici e principali attori del territorio, per costruire insieme un grande progetto per l’industria regionale. Ma anche qui, in Umbria, dobbiamo fare la nostra parte: serve più produttività, che resta il vero motore della nostra economia".
Urbani ha espresso apprezzamento per le misure nazionali a sostegno delle imprese e ha ribadito la volontà di collaborare con la Regione. "Una spinta in avanti - ha spiegato - potrà arrivare dalla Zes, che grazie a semplificazioni burocratiche e credito d’imposta può diventare anche da noi un acceleratore di sviluppo. Ma non basta: dobbiamo usare al meglio i Fondi di coesione, di questa e della prossima programmazione, affinché ogni euro pubblico si traduca in crescita reale".
Il presidente uscente Vincenzo Briziarelli ha tracciato un bilancio del proprio mandato e offerto una riflessione sul quadro europeo: "L’Europa da anni insegue un modello ideale ma irrealistico, finendo per indebolire il proprio sistema industriale. Con il Green Deal e il sistema Ets, che tassa proprio le aziende più efficienti - ha osservato - stiamo penalizzando chi inquina meno. È una forma di autolesionismo regolamentato che colpisce la nostra manifattura, mentre i competitor crescono senza vincoli equivalenti. Così, in nome di un ambientalismo ideologico, mettiamo in difficoltà i settori più avanzati e sostenibili del continente: automotive, acciaio, ceramica, cemento, vetro. Settori che rappresentano la spina dorsale dell’industria europea". Briziarelli ha quindi auspicato "regole semplici, tempi certi e politiche industriali che premino chi innova e produce in Europa, non chi delocalizza".
In chiusura, il presidente Urbani ha ringraziato il suo predecessore e ribadito la fiducia nel tessuto produttivo regionale: "Abbiamo imprese solide, persone straordinarie e un territorio con potenzialità ancora inespresse. I rapidi cambiamenti ci chiedono però di ripensare la crescita del manifatturiero, puntando sulla capacità di generare valore aggiunto. Dovremo sederci intorno a un tavolo e mettere a terra politiche, strumenti e risorse per rafforzare competitività e sviluppo. È un obiettivo ambizioso, ma sono ottimista: in Umbria ci sono relazioni e competenze che ci permettono di essere concreti e veloci".
I premiati
Nel corso della serata sono state premiate le imprese associate da 75 e 50 anni, a testimonianza del legame duraturo e della fiducia nel sistema Confindustria.
75 anni di adesione:
- Biocostruzioni
- Calcestruzzi Cipiccia
- Forti e Spinelli
- Mannocchi
50 anni di adesione:
- Cancellotti
- Pellegrini Costruzioni
- Salvati
- Splendorini Molini - Ecopartner
- Tecnostrade
- Tiziancaffè