Economia
Francesco Polidori, fondatore del Gruppo Cepu
“Qualche giorno prima del lockdown festeggiammo con voi, venuti da tutta Italia, la nostra rinascita: 200 milioni di fatturato. Oggi, dopo 4 anni, l’ascesa ci ha portato a superare i 605 milioni di fatturato, con un Ebitda di 132 milioni.”
Francesco Polidori, fondatore del Gruppo Cepu, chiude la Convention annuale davanti a 400 collaboratori, come allora provenienti da tutta Italia.
Un breve intervento dopo ore di lavoro nell’aula magna dell’Università degli studi Link di Città di Castello. Intervento che indietro ci guarda solo il tempo di pronunciarne le parole, ché qui sono fedeli al claim fondante: hic et nunc, locuzione latina che sta per “qui e ora. Adesso”. La stella polare del fare cioè, dell’attuazione senza proroghe che ha portato il gruppo ad essere leader in Italia nella formazione. In consolidato rafforzamento ed espansione.
“Il merito è di tante persone capaci che ci credono, che considerano il presente per trasformare il domani in qualcosa di straordinario grazie alla cura che dedichiamo ai nostri studenti”, aveva detto in apertura della due giorni di Convention, Pietro Polidori, presidente dell’Università degli studi Link.
“Siamo il primo gruppo in Italia in formazione, partiamo dall’asilo (anche il nido ndr) per arrivare all’Università e al ‘dopo’; una grande comunità con 7.785 risorse, 222.533 studenti”, ha continuato Pietro Polidori riservando un annuncio, una anteprima.
“La cura che dedichiamo ai nostri studenti la vorremmo portare anche in altre realtà, fuori dall’Italia, così la St. Thomas University entrerà a far parte del gruppo”, ha spiegato lanciando un percorso opposto, quasi ostinato e contrario, rispetto a ciò che nel settore fan tutti.
Da Fraccano, piccola frazione di Città di Castello dove è partita l’intuizione di Polidori di lavorare nella formazione, fino alla Carolina del Nord, insomma. Passando per lo snodo di una occasione coltivata e colta, l’avvio di tutto: la Riforma Ruberti del 1990 che introduce il tutorato.
Il prof. Antonio Giovannoni (anima del Cepu, oggi consigliere dell’Università degli studi Link), dell’Umbria del Nord pure lui, da sempre al fianco di Francesco Polidori, ne ripercorre gli aspetti con elegante orgoglio, proiettati al domani - senza superflua nostalgia - tanto l’argomento è attuale e poi è nello stile del Gruppo: “Nel ’92 è nata la didattica attiva Cepu, un impianto formativo basato sul tutor, fino ad arrivare al Decreto ministeriale 2023 per una istruzione personalizzata e inclusiva.” L’appunto di Giovannoni, nemmeno sotteso - e questo sì visionario, anticipatore -, è quello di aver compreso che il tutor “non è un meccanismo per rilevare gli eccessi di velocità come qualcuno pensa ancora oggi”.
E il professore chiude, tanto per restare in tema di futuro, con Steve Jobs, sulla passione unita all’impegno, un invito a tutti: “L’unico modo di essere davvero soddisfatto è di fare ciò che credi sia un buon lavoro. E l’unico modo di fare un buon lavoro è di amare ciò che fai.”
Grandi risultati e tanta strada: discese ardite e risalite, montagne russe. E un’unica certezza che poi è il segreto di tutto anche e soprattutto di fronte ai grandi numeri di oggi: stare sul pezzo in maniera meticolosa e osservare, cogliere i continui cambiamenti. Senza fretta ma senza sosta.
Antonello Ciliberti, amministratore unico Studium, ci va giù dritto per dritto: “56 anni di esperienza, il cambiamento continuo, essere capaci di rinnovarsi sempre, è la cosa migliore che sappiamo fare insieme alla forza di interpretare le direttive. La formazione è àncora di salvezza per chi vuole prepararsi negli studi, e formarsi significa crescere, avere occasioni, opportunità, maggiore autonomia nella vita. I successi (qui si riferisce ai suoi ndr) arrivano step dopo step, anche piccoli ma significativi, curate sempre ogni passaggio del vostro lavoro anche quello che sembra scontato”, ammonisce Ciliberti con la pesante leggerezza dell’esperienza.
Il Gruppo Cepu è ancorato su due università: eCampus che fa circa la metà del fatturato e Link, appena arrivata e rilanciata con slancio appassionato. Da scommessa a certezza: un classico della ditta.
Giovanni Mearelli, amministratore dell’Università degli studi Link, ne parla con fierezza e senza farsi prendere troppo. Profilo basso e pragmatico: “Abbiamo lavorato rimettendo lo studente al centro, come facciamo sempre noi e per farlo abbiamo dovuto buttare il cuore oltre l’ostacolo. Siamo stati bravi, determinati e fortunati e adesso siamo di fronte a una necessità, a fronte delle possibilità che dobbiamo concretizzare: una seconda sede a Roma, che realizzeremo, sarà di 55 mila metri quadrati.”
Non solo formazione. Il gruppo è impegnato, fra gli altri, anche nel mondo dell’editoria col Gruppo Corriere (Corriere dell’Umbria, Corriere di Arezzo, Corriere di Siena, Corriere di Maremma) il cui amministratore unico, Marco Corridori, ha indicato sviluppi (carta, rafforzamento web e l’ultima nata, radio Corriere dell’Umbria) e obiettivi per il 2025. Un altro anno che si prospetta ricco di novità. Hic et nunc.
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