TERNI
Simone Lucchetti, coordinatore regionale Uilm Umbria
“Siamo fortemente preoccupati per i contraccolpi che la transizione ecologica sta avendo sull’Umbria e sul suo tessuto produttivo. Sono diverse, infatti, le aziende in difficoltà messe in ginocchio dalla crisi dell’automotive che punta sull’elettrico. Il caso di specie, infatti, è quello dell’azienda Faurecia di Terni, che da 30 anni produce marmitte per automobili". Così in una nota Simone Lucchetti, coordinatore regionale Uilm Umbria.
Un’azienda da 340 dipendenti, che oggi si ritrova con un calo di 140 dipendenti. Novanta sono stati i contratti a termine non rinnovati, 25 i licenziamenti in programma e 25 le uscite volontarie già effettuate.
"Da luglio - spiega Lucchetti - in azienda è partita la cassa integrazione a zero ore, con i lavoratori che si vedono dimezzati gli stipendi. Una situazione di una gravità inaudita, che dipende dalla crisi dell’automotive e da una transizione ecologica mal gestita a livello internazionale, che ora si ripercuote sui lavoratori. Per questo non possiamo che esprimere una profonda preoccupazione e l’auspicio che la nuova presidente di Regione Umbria, Stefania Proietti, sappia tutelare il tessuto produttivo umbro, esposto a queste turbolenze che si trovano a pagare i lavoratori. Serve una svolta anche sull’Accordo di programma per il sito dell’Ast, da troppo tempo rimandato e le Istituzioni dovranno spingere tutte nella stessa direzione per ottenerlo”.
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