Flavio Briatore, dal tumore al cuore al ritorno in Formula 1. Si gode le vacanze col figlio e pensa agli affari

Chissà e anche in questi giorni di vacanza con il figlio Falco, Flavio Briatore non abbia l'idea di mettere in piedi qualche altro business. Una mente in continua attività quella del 74 enne nato a Verzuolo, un piccolo comune nella provincia di Cuneo. Non è certo uno che ama stare con le mani in mano: nulla lo ferma. A marzo del 2024, è stato operato al cuore per un tumore benigno. Il pensiero, che in quella occasione lo ha angosciato di più, è stato quello "di lasciare mio figlio: ha solo 14 anni. E' ancora piccolo". Con il figlio, ora, è in giro per godere di qualche girono di relax e ha toccato diverse località del Belpaese e, nel frattempo, è anche tornato in Formula 1, in Renault, oggi Alpine, con il ruolo di executive advisor. "Nel 2026 vincerò le gare, l'Alpine sarà da podio; poi quanti ne riusciremo a fare non lo so. Quest'anno abbiamo molti handicap, stiamo rimodellando tutto il team. Ho avuto pieni poteri da Luca De Meo, io sono abituato ad utilizzarli". Con i pieni poteri con la Benetton, poi venduta a Renault, ha scritto incredibili pagine in F1. Senza dimenticare che anche nel calcio ha voluto dire sua: nel 2007, insieme al patron della F1, Bernie Ecclestone, acquista la squadra di calcio inglese Queens Park Rangers riportandola in Premiere League nell'arco di 4 anni, raccontanti in un film-documentario dalla Bbc. Perché credere, allora, che oggi sia solo in vacanza? Di sicuro ancora una volta è al centro delle polemiche per le sue parole sugli stipendi: "Le paghe vanno aumentate. Come fa una famiglia ad andare avanti con 4mila euro?". Clicca qui per leggere.