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UMBRIA

La Regione volta pagina

Ancora risultati per Donatella Tesei, Stefania Proietti vincitrice delle elezioni assume la guida del territorio

05 Dicembre 2024, 11:00

La Regione volta pagina

Da oggi cessino i toni di piazza. Col passaggio delle consegne alla Regione Umbria occorre tornare ad occuparsi dei cittadini e non più dei voti a Tizio e a Caio.
Insomma, finisce l’epoca in cui si possono bruciare i programmi elettorali nelle piazze o quella degli slogan senza significato, tipo “l’Umbria torna agli umbri” come se prima fosse stata governata dai lanzichenecchi.
Saper fare tesoro anche dei risultati positivi deve essere il punto di partenza di Stefania Proietti nel momento in cui assume la guida del territorio. La neopresidente riceverà lunedì 2 dicembre le consegne da Donatella Tesei e non troverà carabinieri negli uffici, come capitò cinque anni fa alla governatrice che l’ha preceduta.
Gli elettori hanno scelto, onore agli elettori anche se abbastanza rarefatti ai seggi. Ma è la democrazia a cui ci si deve sempre inchinare.
Le due donne si incontreranno a Palazzo Donini, dove ha sede la giunta regionale. In una campagna elettorale caratterizzata dallo scontro sulla sanità, sarà bello verificare l’apprezzamento della nuova presidente per l’ultimo successo riscosso dalla Tesei in conferenza Stato regioni.
In quello che è l’organo della decisione sulle risorse al territorio, la Tesei è andata ancora una volta nei giorni scorsi a fare il suo dovere. E crediamo alla pratica dell’onore delle armi per chi si è battuto per la propria terra, senza lasciare spazio allo sconforto per l’esito delle elezioni.
Nell’ultima seduta della scorsa settimana, la governatrice uscente ha voluto partecipare ai lavori per l’approvazione – come ha raccontato lei stessa sulla propria pagina facebook - di “un importante riparto del Fondo Sanitario Nazionale, che assegna all’Umbria 1.980.963.493 euro, 44 milioni di euro in più rispetto al 2023 e una quota premiale aggiuntiva di 15 milioni di euro”. E quando c’è una quota premiale un significato si avverte, perché vuol dire che la si è meritata come sistema regionale.
Ma non solo sanità. Nella conferenza Stato regioni “sono stati destinati oltre 4,5 milioni di euro del Fondo per lo Sviluppo delle Montagne Italiane alla nostra regione – continua la Tesei - e, a breve, verrà emanato il decreto direttoriale per l’assegnazione di 10 milioni di euro destinati allo sviluppo dell’idrogeno in Umbria. Tantissime risorse per continuare a costruire opportunità e benessere per la nostra terra”.
Un resoconto dettagliato per l’ultima tappa di un percorso virtuoso che ora toccherà a Stefania Proietti non disperdere. Per questo diciamo che esauriti i fuochi della campagna elettorale adesso si tratta di lavorare per l’Umbria con lo stesso impegno di prima. Certo, con idee diverse – e ci mancherebbe – ma mai mancando di cogliere quanto si è seminato di positivo.
E sono belle anche le parole rivolte dalla Tesei alla Proietti nel suo saluto agli elettori: “Rivolgo il mio augurio sincero di buon lavoro a chi governerà l'Umbria nei prossimi anni. La nostra regione ha enormi potenzialità e merita di continuare a crescere, con l'impegno e il rispetto che abbiamo cercato di dimostrare ogni giorno negli ultimi cinque anni”.
Come nella tradizione umbra, sono le donne a darsi il cambio al governo della regione, caratterizzandosi anche per la tenacia che pare una dote naturale. Ma il panorama dell’Umbria di oggi pare profondamente diverso rispetto a quello di cinque anni fa, con un’istituzione che era devastata dal punto di vista morale.
Nel quinquennio successivo si è pensato a governare per risanare e ora proprio la Proietti dovrà proseguire con lo stesso impegno, evitando di trovarsi alla porta della regione gli inquietanti personaggi del passato. Ma anche la neopresidente ha diritto di essere messa alla prova senza pregiudizi e valutandola solo sul lavoro di cui sarà capace.
Il governo di una regione è sempre complesso e pone innanzi sfide affascinanti per il territorio, dal rapporto con i sindaci a quello con lo Stato attraverso la presidenza del Consiglio e i singoli ministeri.
Starà alla nuova squadra essere all’altezza mettendo in campo le competenze di cui dispone. Gli umbri, i cittadini, gli osservatori, valuteranno poi i risultati che ciascuno deve sperare che siano positivi. Gufare non conviene mai a nessuno.

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