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POLITICA

Lago Trasimeno, ora Donatella Tesei aspetta la risposta del governo

10 Agosto 2024, 12:10

Lago Trasimeno

Il lago Trasimeno

Donatella Tesei, governatrice dell’Umbria, ha mosso i passi di competenza col governo. Il Lago Trasimeno è a grave rischio per la carenza di acqua e c’è bisogno di un intervento urgente: “Serve un commissario”, ha scritto la presidente dell’Umbria al ministro Musumeci. E lo stesso sottosegretario Prisco ha voluto dare manforte alla Regione assicurando che pure lui vedrà presto il ministro. Intanto, la Tesei aspetta la risposta alla sua richiesta. La moria di pesci è grave e ci sono problemi per la navigazione. E per questo la settimana scorsa - oggi sono otto giorni - la presidente ha preso carta e penna per sollecitare l’iniziativa del governo: “Il Lago rappresenta per la nostra regione - ha scritto - una ricchezza da tutelare. Per questo è necessario un commissario che possa mettere in atto una serie di azioni straordinarie, tempestive e in deroga all’attuale regolamento, al fine di rispondere ad una situazione emergenziale causata da una serie di fattori tra cui l’annoso problema dell’aumento delle temperature e la diminuzione delle precipitazioni che stanno causando una moria di pesci e la perdita di biodiversità, con annessi problemi di carattere igienico-sanitario oltre che economico sul versante della pesca e del turismo”. Di più, la Tesei è entrata nei dettagli anche con la questione della navigazione: ci sono criticità di collegamento con le isole. “A rendere la situazione ancora più critica, anche la difficoltà operativa di porre in essere i dragaggi delle bocche di porto e delle tratte di navigazione in quanto, causa i bassi fondali, è sufficiente una giornata di vento per vedere nuovamente colmati gli scavi effettuati sul fondale. Per mantenere libere le tratte di navigazione, durante i mesi più siccitosi sarebbe indispensabile poter effettuare i dragaggi con notevole frequenza, anche in deroga alle disposizioni di norma ordinarie”. E proprio la governatrice potrebbe essere nominata commissario, visto che si è resa disponibile ad operare con immediatezza. Servono interventi emergenziali e fondi straordinari: sullo sfondo, la necessità di “ripristinare una normale situazione di sostenibilità ambientale e sociale”. Una nomina in tempi brevi consentirebbe pianificazione, programmazione e coordinamento delle diverse azioni che dovranno essere adottate con successivi atti nel prossimo triennio e che hanno come scopo quello di garantire la sopravvivenza al quarto lago d’Italia per dimensione. E qui va descritta la situazione secondo i tecnici. Il Trasimeno da gennaio, dopo un inverno poco piovoso, ha recuperato qualche centimetro, ma a giugno (ultimi dati disponibili dalla stazione Polvese dell'idrometro) era a circa un metro e 30 sotto lo zero idrometrico, ben 20 centimetri in meno rispetto allo scorso anno. Una condizione certo non aiutata dalle temperature di questi giorni, con un allarme siccità che investe anche le spiagge e il lago dei perugini. Gli esperti descrivono sempre più asciutto il lago e la sua altezza ora è di ben 25 centimetri inferiore al livello, sotto cui non dovrebbe mai scendere. Nel frattempo, in attesa che il governo risponda alla regione Umbria, la Tesei si è messa anche a seguire ulteriori strade per gli interventi in favore del Trasimeno. A cominciare dai colloqui con il commissario per la siccità, Dell’Acqua, al fine di convogliare 10 milioni di metri cubi di acqua proveniente dalla diga di Montedoglio direttamente sul bacino del lago. Questa risorsa idrica potrà contribuire nell’arco dei prossimi anni a recuperare parte del livello idrico perso, ma per rendere tutto questo attivo, occorrono tempo e risorse economiche. Di qui la necessità che non si perda ulteriore tempo, anche per fronteggiare proprio la stagione estiva. Lo stesso Prisco ha ricordato che già nel 2021 fu anche lui ad affrontare “la delicata situazione del Lago - che riveste una enorme importanza per l’intera Umbria e per il suo ecosistema - presentando una proposta di legge ad hoc, che prevedeva misure straordinarie in deroga alle norme che regolano i bacini lacustri, propedeutiche al vero e proprio commissariamento del Lago”. Un’esigenza sentita da molti, dunque, a cui sarà Palazzo Chigi a dover rispondere nei tempi più brevi. La mobilitazione istituzionale è sempre più necessaria per salvare una grandissima risorsa del territorio e anche a tutela dell’ambiente. L’appello della Tesei dovrebbe far centro nelle politiche di governo fin dalla prossime ore: adesso tutti sanno che ogni giorno sarà essenziale per poter agire.

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