Astrologia
Tra i dodici segni dello Zodiaco ce n’è uno che spicca non solo per il carattere fuori dagli schemi, ma anche per un dato molto concreto: è il meno diffuso nella popolazione. Non è una leggenda metropolitana né una suggestione astrologica: i numeri parlano chiaro.
Secondo diverse analisi astrologiche e statistiche sulla natalità, riprese anche da testate come Cosmopolitan, l’Acquario è il segno zodiacale più raro. I nati sotto questo segno vengono al mondo tra il 21 gennaio e il 19 febbraio, periodo che cade quasi interamente nel mese più corto dell’anno. Meno giorni, meno nascite. Semplice e concreto. In termini percentuali, gli Acquario rappresentano circa il 6% della popolazione, una quota più bassa rispetto a tutti gli altri segni zodiacali.
Basandosi su studi di natalità e osservazioni astrologiche consolidate, questa è la classifica dei segni meno diffusi:
Acquario – il più raro in assoluto
Sagittario – libero e irrequieto, ma poco frequente
Ariete – impulsivo e combattivo, ma statisticamente sotto la media
Scorpione – intenso e misterioso, meno comune di quanto si pensi
Capricorno – riservato e ambizioso, con numeri inferiori alla media
All’estremo opposto troviamo Vergine e Bilancia, i segni più comuni, favoriti dai picchi di nascite tra fine estate e inizio autunno. Un dettaglio che, guarda caso, coincide spesso con i concepimenti durante le festività natalizie.
La rarità dell’Acquario non è solo una questione di numeri. Questo segno d’Aria, governato da Urano (e in parte da Saturno), è da sempre associato a chi pensa avanti, spesso troppo avanti per il suo tempo.
Gli Acquario sono noti per essere:
indipendenti fino all’ostinazione
anticonformisti per natura
creativi e intuitivi
idealisti, ma poco inclini ai compromessi
profondamente interessati al bene collettivo
Non amano le etichette né le regole imposte. E non fanno nulla per piacere agli altri: fanno ciò che ritengono giusto. Punto.
Non sorprende che molti personaggi celebri e innovatori siano Acquario: Cristiano Ronaldo, Shakira, Harry Styles, Alicia Keys, solo per citarne alcuni.
L’Acquario è affascinante, sì. Ma anche difficile da capire. Vive spesso in anticipo sul mondo che lo circonda e paga questo vantaggio con una certa solitudine. È il prezzo da pagare quando si guarda troppo lontano.
Essere Acquario significa sentire il bisogno di cambiare le cose, anche quando nessuno lo chiede. È una spinta interiore che non si spegne, nemmeno col tempo.
Forse è proprio per questo che l’universo ne “produce” pochi: non tutti sono pronti a reggere quel tipo di energia.
Se sei nato tra fine gennaio e metà febbraio, sappi una cosa: sei parte di una minoranza astrologica. Rara, scomoda, ma necessaria. Porta con orgoglio questa unicità, anche quando non viene capita. E se nella tua vita c’è un Acquario, tienitelo stretto. Non sarà sempre facile, ma avrai accanto uno degli spiriti più liberi e lucidi dello Zodiaco. E oggi, diciamolo senza girarci intorno, non è poco.
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