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Il Natale porta con sè miti e leggende inediti, spesso sconosciuti anche ai più affezionati al periodo delle feste. Tra storie particolari e aneddoti inimmaginabili, ecco 7 curiosità legate al periodo più magico dell'anno.
Il 16 dicembre 1965, gli astronauti Wally Schirra e Thomas Stafford, a bordo della Gemini 6, suonarono "Jingle Bells" con un'armonica e dei campanelli durante il primo attracco della storia con la Gemini 7. Oggi è riconosciuta come la prima performance musicale trasmessa dallo spazio.
Nell'affresco "Adorazione dei Magi (1305-1306)" conservato nella Cappella Scrovegni a Padova, Giotto rappresentò la Stella di Betlemme come una cometa con coda, ispirato dall'apparizione della Cometa di Halley nel 1301. È considerata la prima raffigurazione realistica di una cometa nell'arte occidentale.
L'usanza moderna dell'albero di Natale affonda le sue radici in Germania nel XVI secolo ed è stata influenzata da antiche tradizioni pagane che usavano decorare la casa con piante sempreverdi per simboleggiare la vita durante l'inverno. Durante questo periodo, gli alberi venivano decorati con mele, noci e candele, rappresentando spesso l'"albero del paradiso" nelle rappresentazioni medievali.
Le origini dello scambio di doni derivano in parte dai Saturnali romani, una festa pagana in onore di Saturno che si celebrava durante il solstizio d'inverno. I partecipanti si scambiavano regali e cibo e quando nel IV secolo il Natale fu fissato al 25 dicembre, la tradizione assorbì questi elementi per facilitare la conversione al cristianesimo.
Le palline di vetro furono inventate nel XIX secolo a Lauscha, in Germania, da artigiani soffiatori di vetro. Inizialmente create per sostituire mele e noci che in alcuni anni scarseggiavano, le palline divennero popolari e furono esportate in tutto il mondo.
Secondo una leggenda, un maestro del coro della Cattedrale di Colonia li fece creare appositamente per distribuirli ai bambini durante le lunghe funzioni religiose natalizie, allo scopo di tenerli buoni e silenziosi. Per rendere l'idea accettabile in chiesa, li fece incurvare a forma di bastone da pastore.
In Francia, la tradizione vuole che la notte della vigilia di Natale i bambini lascino le loro scarpe vicino al camino o sotto l'albero, per aspettare l'arrivo dell'asino di Père Noel, chiamato Gui. Durante la notte, Père Noel passa di casa in casa e, se i piccoli sono stati buoni, riempie le scarpe con piccoli regali, dolci, frutta o giocattoli, lasciando regali anche intorno.
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