Curiosità
Sarebbe difficile oggi immaginare un Babbo Natale serio, magro e vestito con abiti liturgici. Una figura sacra e austera, ormai tremendamente lontana dall'immaginario allegro e gioioso dei bambini. Il viso anziano e paffuto, la barba bianca e il tradizionale abito rosso sono infatti frutto della fantasia di Haddon Sundblom, un illustratore americano che - su commissione della Coca-Cola Company - ha delineato l'aspetto rasserenante del personaggio, a partire dagli anni '30.
Nato nel 1899 da genitori immigrati scandinavi, Haddon Sundblom crebbe negli Stati Uniti e divenne uno dei più celebri illustratori pubblicitari del Novecento. Lavorò per agenzie del calibro di D'Arcy e creò immagini iconiche anche per marchi come Quaker Oats (in molti ricordano il celebre "Quaker Man" nel 1957) – consacrandosi a maestro del genere pin-up. Per il modello del moderno Babbo Natale, l'artista si è spesso ispirato all'immagine di se stesso. Lasciando un'eredità artistica dal valore inestimabile, Sundblom si spense nel 1976 – all'età di 77 anni.
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Nel 1931, in piena Grande Depressione, la Coca-Cola decise di destagionalizzare la sua iconica bevanda, promuovendone il consumo anche nei mesi invernali. Fu allora che la ditta commissionò a Sundblom l'arduo compito di realizzare una serie di illustrazioni pubblicitarie. La prima immagine apparve proprio in quell'anno e raffigurava un Babbo Natale umano, gioviale, con guance rosse e un sorriso accogliente, che beveva una Coca-Cola dopo aver consegnato i regali. Per i suoi disegni, Sundblom si ispirò alla poesia del 1823 "Una visita di San Nicola" di Clement Clarke Moore, che descriveva un Santa Claus più allegro e paffuto. Inizialmente l'artista usò come modello l'amico Lou Prentiss, per poi decidere di prendere spunto da se stesso e realizzare così il celebre viso del personaggio. Anche i colori rosso e bianco erano perfettamente in linea con il brand Coca-Cola, nonostante Babbo Natale fosse già stato raffigurato in rosso in illustrazioni precedenti. Dal 1931 al 1964, Sundblom realizzò almeno una nuova immagine all'anno in cui Babbo Natale appariva in scene di vita quotidiana come giocare con i bambini, preparare i regali o rilassarsi bevendo una bottiglia di Coca-Cola. All'epoca queste opere divennero virali e si diffusero ovunque, tanto da diventare un simbolo di gioia e consumo, ma soprattutto di speranza e normalità.

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