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FESTE

Il pranzo di Natale secondo il galateo: l'arte di apparecchiare una tavola impeccabile senza fare errori

Annalisa Ercolani

19 Dicembre 2025, 15:28

Il pranzo di Natale secondo il galateo: l'arte di apparecchiare una tavola impeccabile senza fare errori

Il Natale è la festa della tradizione per eccellenza, un momento in cui la convivialità e l'accoglienza si esprimono anche attraverso l'eleganza di una tavola perfettamente apparecchiata. Secondo le regole del galateo, ogni elemento deve trovare la propria collocazione precisa, per creare un equilibrio armonioso che faccia sentire gli ospiti coccolati e a proprio agio. Ecco come disporre posate, bicchieri, piatti e tovaglioli seguendo il bon ton per il pranzo natalizio.

La base: tovaglia e tovaglioli

Il primo passo per apparecchiare la tavola natalizia è la scelta della tovaglia, che deve essere realizzata in un filato pregiato, perfettamente pulita e stirata direttamente sul tavolo per evitare pieghe antiestetiche. Il colore rimane una scelta personale: il bianco è il più classico e formale, ma sono ammesse anche tovaglie color avorio, beige o con fantasie ricamate, purché eleganti. La tovaglia deve ricadere oltre i bordi del tavolo per almeno trenta centimetri su ogni lato, senza però toccare il pavimento.

I tovaglioli vanno coordinati con la tovaglia, sia per filato che per colore, e devono essere perfettamente stirati. Secondo il galateo, il tovagliolo si posiziona a sinistra del piatto, dopo le forchette. Se lo spazio a disposizione è limitato, è consentito posizionarlo direttamente sul piatto, magari arricchito con un porta tovagliolo decorativo o un segnaposto natalizio.

Piatti e sottopiatti: la stratificazione perfetta

La composizione parte dal sottopiatto, elemento decorativo che dona raffinatezza alla mise en place. Su di esso si sovrappone il piatto piano e, a seguire, il piattino per l'antipasto. Se il menù prevede una zuppa o una minestra come prima portata, il piatto piano viene sostituito dal piatto fondo. Ogni commensale deve avere a disposizione almeno quaranta centimetri di spazio per sentirsi comodo.

In alto a sinistra, sopra le forchette, trova posto il piattino per il pane, un accessorio che non può mancare in una tavola formale. Solo se si prevede anche il burro, il suo piattino andrà posizionato a sinistra e quello del pane si sposterà a destra.

Posate: ordine e precisione

Le posate seguono una disposizione codificata che riflette l'ordine delle portate, procedendo dall'esterno verso l'interno. A sinistra del piatto si collocano le forchette: partendo dall'esterno, la forchetta da antipasto, poi quella da primo e infine quella da carne o da pesce, a seconda del menù. Se sono previsti entrambi i tipi di secondo, la forchetta da pesce si posiziona più esternamente, seguendo il principio che si passa dal leggero al pesante.

A destra del piatto vanno i coltelli, sempre con la lama rivolta verso l'interno: dall'interno verso l'esterno, il coltello da carne, il coltello da pesce e infine il cucchiaio per il primo, se previsto. Secondo l'esperto Samuele Briatore, presidente dell'Accademia Italiana di Buone Maniere, la regola d'oro è less is more: meglio apparecchiare un massimo di tre-cinque posate e cambiarle durante il pasto, per non sovraffollare la tavola e garantire comfort agli ospiti.

Sopra il piatto, in posizione orizzontale, trovano spazio le posate da dessert: il coltellino con il manico rivolto a destra e la forchettina con il manico a sinistra. Il cucchiaino da dessert si dispone anch'esso orizzontalmente, con il manico orientato a destra.

Bicchieri: la diagonale del buon bere

I bicchieri si collocano in alto a destra, sopra la punta del coltello, disposti in diagonale verso il centro del tavolo. Il galateo prevede almeno tre bicchieri: il primo, più grande, è quello per l'acqua, posizionato in corrispondenza della punta del coltello. A seguire, in diagonale, i calici per il vino bianco e il vino rosso. Se il menù prevede un brindisi o un vino da dolce, si aggiunge anche il flûte per lo spumante, che può essere portato in tavola al momento del brindisi.

Per una mise en place impeccabile, i bicchieri devono avere lo stelo e non superare i cinque per commensale. L'importante è disporli in ordine di grandezza, creando un equilibrio visivo che accompagni armoniosamente la successione delle portate.

Il centrotavola: cuore decorativo della tavola

Il centrotavola rappresenta l'elemento decorativo che conferisce atmosfera alla tavola natalizia. Deve essere posizionato al centro del tavolo, seguendone la forma: allungato se il tavolo è rettangolare, circolare se il tavolo è rotondo. La regola fondamentale è che non sia troppo alto, per non ostacolare la vista tra i commensali e rendere difficili le conversazioni.

Meglio prediligere composizioni prive di profumo intenso, per non compromettere i sapori delle pietanze. Le opzioni spaziano dalle classiche ghirlande natalizie alle candele rosse, dai rametti con bacche scarlatte alle composizioni con pigne e sempreverde, fino a centrotavola commestibili come i danubio salati.

Dettagli finali per un'accoglienza perfetta

Per completare la tavola di Natale con eleganza, è consigliabile predisporre dei segnaposto, che aiutano gli ospiti a prendere posto senza incertezze e aggiungono un tocco personale alla mise en place. Si possono realizzare con materiali naturali come tappi di sughero decorati, piccoli rami di pungitopo o cartoncini eleganti con il nome del commensale.

L'armonia è la peculiarità che il galateo richiede a una tavola ben disposta: ogni elemento concorre a creare un rito di accoglienza raffinato, dove l'attenzione ai dettagli trasforma il pranzo natalizio in un momento indimenticabile di convivialità e bellezza.

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