Il personaggio
Sal Da Vinci
La fama che quando bussa fa pensare "meglio tardi che mai". Una lezione che Sal Da Vinci – all'anagrafe Salvatore Michael Sorrentino – ha imparato da sua nonna. "A chi non mi prese in considerazione rivolgo un sorriso. Quando le cose arrivano con la gavetta e la sofferenza è più bello", aveva rivelato il cantante in un'intervista a Repubblica.
Sal Da Vinci non si aspetta "mai niente", a partire dal successo incredibile di Rossetto e Caffè, scritta "in una confusione totale, con i miei nipoti a casa. L'ho finita in ascensore, mi sono appuntato le ultime note e sono andato in studio da Vincenzo D'Agostino e Luca Barbato, che insieme ad Adriano Pennino condividono il mio lavoro".
La canzone "diventò virale fino ad arrivare anche all'estero, entrando nella classifica Viral 50 di Spotify". "L'ho prodotta io - sottolinea il cantante ,- non è stata prodotta con una major". Un brano che "viene dal basso", da un lavoro indipendente che tuttora rende Sal "orgoglioso, tanto che ancora non ci credo" e che lo spinge a chiedersi: "Tutto questo proprio a me, dopo tanti anni?".
"A volte dici 'a me questa canzone non piace' e invece diventa virale", così il cantante tenta di raccontare cosa si nasconde dietro al successo di un brano: "È una questione di alchimia, nessuno riesce a spiegarlo". "La canzone è nata e non so dire come - conclude l'artista .- Il Signore ha deciso per me, come per tante altre canzoni. Se sono qui il mio unico grazie va al pubblico".
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