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Roberto Benigni e la storia senza fine con la moglie Nicoletta Braschi: "Un amore a eterna vista"

Ilaria Albanesi

10 Dicembre 2025, 20:51

Roberto Benigni e la storia senza fine con la moglie Nicoletta Braschi: "Un amore a eterna vista"

Un amore - quello tra Roberto BenigniNicoletta Braschi - nato a Roma nel 1983 e che ha scandito parte della storia del cinema italiano. Un'unione siglata anche dalla collaborazione artistica, che ha dato vita a sette film che li vedono protagonisti: Tu mi turbi (1983); Il piccolo diavolo (1988); Johnny Stecchino (1991); Il mostro (1994); La vita è bella (1997); Pinocchio (2002) e La tigre e la neve (2005).

I due si incontrano negli anni ottanta, quando Nicoletta - 22enne e originaria di Cesena - si trasferisce a Roma per studiare all'Accademia nazionale d'arte drammatica. "È stato proprio un amore a prima vista, anzi a ultima vista, anzi a eterna vista", ha raccontato il premio oscar dopo aver ricevuto il Leone d'Oro alla carriera, in un'emozionante dedica alla moglie.

"Nell'80, un paio di mesi dopo il mio trasferimento a Roma, conobbi Roberto Benigni. Aveva 28 anni ed era già amatissimo da tutti. Ci presentarono amici comuni e fin dai primi giorni cominciò un lavorio ininterrotto di costruzione, un’intesa che sarebbe sfociata nel nostro lavoro in comune" - ha raccontato Nicoletta in un'intervista al Corriere della Sera.

"Roberto era ed è un grande maestro. Da allora ci siamo nutriti delle stesse cose. Veniva a prendermi all’Accademia e andavamo al cinema quasi tutti i giorni; quando si riusciva anche a teatro. Ci passavamo i libri. Leggemmo tutti quelli che Borges sceglieva per la collana di FMR, se la ricorda: La biblioteca di Babele? Adoravamo Isaac Bashevis Singer. A proposito dei ruoli che ho ricoperto nei film non ne sono responsabile. Tra me e Roberto il dialogo era fittissimo, ma io non sono mai stata capace di propormi. Così è stato anche con gli altri registi che mi hanno diretta".

Si sposano in gran segreto il 26 dicembre 1991, nella chiesetta di un convento di clausura a Cesena, davanti a solo una ventina di invitati.

La dedica alla Mostra del cinema di Venezia

Premiato con il Leone d'Oro alla Carriera nel 2021Roberto Benigni ha dedicato il riconoscimento alla moglie Nicoletta: "Ce lo possiamo dividere questo Leone, io mi prendo la coda e a te lascio le ali. Se qualche volta nel lavoro che ho fatto qualcosa che ha preso il volo è grazie a te, al tuo talento, al tuo mistero, al tuo fascino, alla tua bellezza, al tuo talento di attrice, alla tua femminilità. Le donne sono un mistero senza fine che non comprendiamo, aveva ragione Groucho Marx a dire che gli uomini sono donne che non ce l’hanno fatta... Se qualcosa di buono l’ho fatto nella mia vita è stato sempre attraversato dalla tua luce. La prima volta che ti ho conosciuto emanavi talmente tanta luce che ho pensato che Nostro Signore avesse voluto adornare il cielo di un altro sole. È stato proprio un amore a prima vista, anzi a ultima vista, anzi a eterna vista".

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