cucina
Il tartufo è uno dei tesori più preziosi della cucina italiana, capace di trasformare un piatto semplice in una vera prelibatezza. Ma cos’è esattamente? Si tratta di un fungo ipogeo, che nasce e vive sotto terra, spesso in simbiosi con alberi come la quercia, a cui restituisce acqua e sali minerali. Il tartufo è composto da una corteccia esterna e da una massa interna carnosa chiamata gleba. Esistono diverse tipologie di tartufi, ognuna con profumi e caratteristiche uniche: assaggiandole tutte, scoprirete qual è la vostra preferita.
Per mantenerlo fresco, il tartufo va riposto in frigorifero, avvolto in carta assorbente e conservato in un contenitore di vetro o plastica: fino a 10 giorni per il tartufo nero, 5 per quello bianco, cambiando la carta ogni giorno. Il tartufo bianco, detto anche trifola, si raccoglie generalmente dall’inizio di ottobre fino a fine dicembre (le date variano secondo i regolamenti regionali). La superficie è liscia, di colore giallo-ocra o giallo-olivastro, mentre la gleba interna varia dal bianco-giallastro al nocciola o rossiccio, a seconda dell’albero con cui vive in simbiosi. Il suo profumo è intenso e inconfondibile. In Italia lo troviamo soprattutto in Umbria, Piemonte, Toscana e Marche, e, naturalmente, il segreto più importante resta il cane da tartufo: grazie al suo olfatto, trovare il tartufo diventa un vero piacere.
Il tartufo bianco è il più pregiato e apprezzato: acquistatelo fresco, integro, compatto ma leggermente elastico, e con un profumo intenso che ricorda sentori di metano, aglio e formaggio.
Pulite il tartufo con uno spazzolino a setole morbide, eventualmente sciacquandolo brevemente sotto acqua corrente, senza mai lasciarlo in ammollo. Asciugatelo accuratamente. Quando lo aggiungerete al piatto, spegnete il fuoco: il tartufo bianco non va mai cotto, per non perdere il suo aroma unico.
Questa ricetta semplice ma raffinata esalta il gusto del tartufo. La pasta può essere scelta a piacere: dagli spaghetti alle tagliatelle, fino ai tagliolini freschi; consigliamo comunque la pasta lunga e se scegliete la pasta all’uovo, il sapore del tartufo si intensifica ulteriormente.
Ingredienti per 4 persone
500 g di tagliolini freschi;
50 g di tartufo bianco;
80 g di burro;
50 g di parmigiano reggiano;
Sale q.b.;
Procedimento
Per preparare i tagliolini al tartufo bianco, iniziate cuocendo la pasta in abbondante acqua salata. Nel frattempo pulite con cura il tartufo, asciugatelo bene e grattugiatene metà. Sciogliete il burro in una padella larga, spegnete il fuoco e unite il tartufo grattugiato, facendo attenzione a non cuocerlo, così da preservarne tutto l’aroma. Scolate i tagliolini al dente e trasferiteli nella padella con burro e tartufo, mescolando delicatamente per amalgamare i sapori. Aggiungete una generosa spolverata di parmigiano reggiano e un pizzico di sale, continuando a mescolare con cura. Trasferite i tagliolini nei piatti e completate il piatto con fettine sottilissime del tartufo rimasto, servendo subito ben caldi.
Con pochi accorgimenti, otterrete un piatto dal profumo inconfondibile e dal gusto unico, capace di sorprendere ogni ospite. I tagliolini al tartufo bianco non sono solo una ricetta: sono un’esperienza sensoriale che celebra uno dei tesori più preziosi della nostra terra.
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