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L'INTERVISTA

Kabir Bedi: "Il mio Sandokan non aveva bisogno di effetti speciali". La verità sulla scena del salto della tigre

Rita Maffei

08 Dicembre 2025, 21:00

Kabir Bedi: "Il mio Sandokan non aveva bisogno di effetti speciali". La verità sulla scena del salto della tigre

Kabir Bedi, interprete di Sandokan nello sceneggiato del 1976

Sandokan è "un eroe della libertà e della giustizia: quanto bisogno ne abbiamo ancora oggi, in questo mondo che sembra impazzito. Interpretare quel ruolo di ribelle universale mi ha dato anche una diversa dimensione umana". Parola di Kabir Bedi, interprete indimenticato della Tigre della Malesia nello sceneggiato del 1976. Dopo la messa in onda della serie Sandokan su Rai 1 commenta il successo di pubblico, intervistato da Repubblica. E alla domanda: Lei è Sandokan, risponde "dentro di me, un po' sì. Perché odio l'ingiustizia e a volte vorrei aiutare tutti", ma "ho fallito, non sono riuscito a evitare il suicidio di mio figlio Siddharth: aveva appena venticinque anni. Non può esistere dolore più grande".

E sulla serie tv del nuovo Sandokan, l'attore di origine indiana dice: "Ogni epoca ha il suo modo di raccontare un classico e di rileggere in chiave più moderna una storia senza tempo. Auguro la massima fortuna al nuovo Sandokan, con affetto". E ancora: "Can Yaman è un attore molto bravo e molto bello. A me resta l'orgoglio di essere stato il primo: tanti ragazzini conoscono la canzone, si vede che l'hanno cercata sul web". Brano che è stato mantenuto anche in questa versione televisiva: "Mi sembra una decisione saggia", commenta.

E sul fatto che il nuovo Sandokan sia pieno di effetti speciali, l'attore ricorda: "Noi non li avevamo e non ne avevamo bisogno". Il salto della tigre è più facile al computer, ma il suo era proprio un'altra cosa: "Filmammo una serie di balzi senza animale, fu un grande lavoro di montaggio. Ero un attore, non ero Sandokan; una tigre vera mi avrebbe sbranato". Però, lei se la trovò di fronte. "Gli operatori e il regista stavano dietro una grata, io invece davanti al felino. Mi dicevano 'stai tranquillo', io rispondevo 'volete venire voi'? Quando rivedo la scena, mi dico che venne proprio bene".

Kabir Bedi, chi è il celebre Sandokan del 1976

Kabir Bedi è un attore indiano nato il 16 gennaio 1946 a Lahore (allora India britannica, oggi Pakistan), noto a livello internazionale per il ruolo di Sandokan nello sceneggiato TV italiano del 1976 diretto da Sergio Sollima. La sua carriera spazia tra Bollywood, Hollywood, teatro e TV europea, con oltre 60 film indiani e ruoli iconici come l'imperatore Shah Jahan in Taj Mahal: An Eternal Love Story.

Carriera

Debuttò nel cinema indiano nel 1971, ma raggiunse la fama globale con Sandokan, seguito da Il Corsaro Nero (1976) e La tigre è ancora viva: Sandokan alla riscossa! (1977), tutti con Sollima. Negli anni '80 interpretò Gobinda in Octopussy (James Bond, 1983) e negli anni '90 fu il principe Omar in Beautiful (1994-1995, con ritorno nel 2005). In Italia partecipò a Noi siamo angeli con Bud Spencer, Un medico in famiglia (2007), reality come L'isola dei famosi (secondo posto, 2004) e Grande Fratello VIP (2022).

Vita privata

Bedi ha avuto quattro matrimoni: la prima moglie fu Protima Gupta (madre di Pooja Bedi), seguita da un secondo, poi Odette Goimbault (con cui ebbe Adam, morto suicida nel 2021) e infine Parveen Doris con rito induista nel 2020. Vive a Mumbai, dove continua a lavorare in produzioni indiane e promuove cause umanitarie come ambasciatore di Care & Share per i bambini poveri. In Italia rimane "la Tigre della Malesia", con fan che lo riconoscono ancora oggi.

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