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Stasera 30 novembre a Che tempo che fa, Loredana Bertè festeggia i 50 anni di “Sei bellissima”, la storia di amore tossico, racchiusa nelle parole di una delle canzoni più amate e cantate di sempre.
Canzoni, amori e una personalità indomabile
A Che Tempo Che Fa, nel salotto di Fabio Fazio, arriva Loredana Bertè, il “pettirosso da combattimento”, come la definì Fabrizio De André: un soprannome che lei stessa trasformò nel titolo dell’album del 1997 Un pettirosso da combattimento. Personaggio controverso e amatissimo, ha fatto parlare molto di sé per il suo stile di vita rock e dichiaratamente anticonformista: look punk, capelli colorati, zero filtri nelle interviste e una vita vissuta sempre al massimo. Ma anche per il rapporto complesso e viscerale con la sorella Mia Martini, fatto di gelosie, litigi furiosi, riappacificazioni e una simbiosi che lei stessa ha definito “un legame indissolubile” nonostante tutto. E poi c’è la sua vita sentimentale, altrettanto movimentata: matrimoni e storie importanti con uomini come il tennista Björn Borg, l’imprenditore Roberto Berger, il campione di tennis Adriano Panatta, il musicista Mario Lavezzi e il bassista dei Pooh Red Canzian, flirt e amori che hanno contribuito a costruire il mito di una donna che ha fatto scrivere pagine su pagine di sé.
I brani che hanno fatto la storia
Autrice e interprete di brani ormai entrati nella storia come “Non sono una signora” (1982, scritta da Ivano Fossati), “…E la luna bussò” (1979), “Buongiorno anche a te” e “In alto mare” (1980, quest’ultima firmata da Oscar Avogadro, Daniele Pace e Mario Lavezzi). Negli anni Duemila è tornata anche al Festival di Sanremo con “Cosa ti aspetti da me”, brano rock scritto da Gaetano Curreri, Gerardo Pulli e Piero Romitelli e nato inizialmente per Vasco Rossi, che lei porta in gara nel 2019, conquistando il quarto posto.
Ma tra i brani più amati e cantati di sempre c’è soprattutto “Sei bellissima”, scritta nel 1975 da Claudio Daiano (testo) e Gian Pietro Felisatti (musica) e presentata per la prima volta al concorso “Un disco per l’estate”, anche se venne eliminata dalla competizione a causa della censura su alcuni versi del testo. La casa discografica fu costretta a togliere dal brano quel “a letto mi diceva sempre” giudicato troppo esplicito per la Rai. Solo qualche mese dopo il brano tornerà nella sua versione originale, quella che oggi conosciamo e cantiamo a squarciagola. Oggi “Sei bellissima” festeggia i suoi 50 anni, rivendicando ruvidità e romanticismo, tratti distintivi della sua interprete.
“Sei bellissima”, il racconto di un amore tossico
Il testo ha un significato potente, soprattutto letto oggi, in un momento storico in cui si parla di diritti delle donne, storie di sopraffazione e femminicidi. La canzone è il monologo di una donna innamorata di un uomo che la tratta male, ma che lei non riesce a lasciare. Non è una dichiarazione d’amore felice: è una storia di amore tossico, molto prima che imparassimo a chiamarlo così. Si parte da quella famosa frase censurata, “a letto mi diceva sempre…”, che rappresenta il momento in cui lei dovrebbe sentirsi al sicuro, ma lui la demolisce, ripetendole che non vale niente. Il brano prosegue con il ricordo della fase iniziale della sua vita e della relazione, in cui si percepiva bella, vitale e ambiziosa, ricordi di cui oggi “si veste” per reggere un presente doloroso. Si descrive come luminosa e piena di progetti (“la luce rossa dei coralli”, “mi specchiavo nella luna”), ma già allora il suo valore dipendeva in modo marcato dallo sguardo del partner: aveva bisogno che lui le ripetesse “sei bellissima” e che la guardasse “accecato d’amore”. E quando esplode il ritornello, quella frase è un urlo: non è rivolta a sé stessa, ma a lui.
Alessandra Amoroso e Delia
Molte cantanti, negli anni, hanno dato voce a questa canzone emozionandosi fino all’ultima nota. Come Alessandra Amoroso, che l’ha cantata in duetto con Loredana Bertè, ma anche Delia Buglisi, che nella semifinale di X Factor 2025, andata in onda il 28 novembre su Sky, ha portato “Sei bellissima” sul palco trasformandola in un vero sfogo personale. Un’interpretazione accolta da una standing ovation del pubblico e dal consenso unanime dei giudici: «Ho la pelle d’oca, sei pazzesca» ha detto Paola Iezzi, mentre Francesco Gabbani ha chiuso il giudizio con un lapidario «stre-pi-to-sa».
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