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Stasera, su Rai1, alle 21.30, il film Carosello in love, interpretato da Ludovica Martino e Giacomo Giorgio, ci farà fare un salto nel tempo, quando tra gli anni ’60 e ’70 la pubblicità era uno spettacolo atteso quanto il programma della serata. Una love story che diventa anche un tuffo nella memoria tv, tra slogan, jingle e personaggi che hanno cresciuto intere generazioni di telespettatori.
Trama
Alle 21.30 su Rai1 andrà in onda la commedia romantica Carosello in love, ambientata tra gli anni ’60 e ’70 e diretta da Jacopo Bonvicini. Nel cast principale ci sono Ludovica Martino, nei panni di Laura, e Giacomo Giorgio, che interpreta Mario. Nel 1957 Laura vince il concorso per diventare segretaria negli uffici Rai: batte testi, prende appunti alle riunioni, organizza il lavoro intorno al nascente Carosello. Suo padre, Aldo, è contrario perché vorrebbe per lei un percorso più tradizionale. E quello non sarà l’unico ostacolo. Il tempo mostrerà a Laura l’altra faccia della medaglia, quella del maschilismo dell’ambiente, che la costringerà a fare rinunce e scelte sbagliate, anche affettive. Mario De Angelis è un regista giovane e talentuoso ma, al contrario di Laura, è disincantato. Lavora a Carosello, ma non ci crede davvero: per lui è un lavoro “di passaggio”, un compromesso in attesa del vero obiettivo, il cinema d’autore.
Il Carosello, storia e protagonisti
Il film omaggia Carosello, il programma pubblicitario serale che venne trasmesso per la prima volta il 3 febbraio 1957 e chiuse i battenti il 1° gennaio 1977. Gli italiani lo amarono subito: si sintonizzavano ogni giorno alle 20.50 sull’unico canale Rai dell’epoca, il Programma Nazionale, per non perdere i dieci minuti durante i quali andavano in onda quattro mini-film. Ogni pubblicità veniva venduta alle aziende per un milione e mezzo di lire: più o meno quanto serviva, all’epoca, per acquistare una Fiat 127.

L’Omino coi baffi della Bialetti entra in scena a Carosello alla fine degli anni Cinquanta: prima con i “Telequiz” del 1958, poi, dal 1959, con la serie di episodi dal tormentone «Sì sì, sembra facile». La sua voce è quella di Raffaele Pisu, che compare anche in alcuni filmati, mentre a inventarlo è il fumettista Paul Campani, che si ispira direttamente al volto e ai baffi del “padrone di casa”, Renato Bialetti. La bocca dell’omino si muove in sincrono con lo spot e, alla fine, ci ricorda quale deve essere la protagonista assoluta della cucina italiana: la Moka Express. Rimanendo in tema di caffè, nel 1959 fa la sua comparsa “Ulisse e la sua ombra” per pubblicizzare il decaffeinato Hag. Ulisse è un distinto signore sempre un po’ su di giri, pronto a irritarsi per qualsiasi cosa, mentre la sua ombra lo segue, lo osserva e, ogni volta che lui perde la pazienza, prova a riportarlo sulla terra con un consiglio semplice e disarmante: prendersi una tazza di caffè decaffeinato.

In quegli anni arriva anche il confetto lassativo Falqui, con il suo tormentone «basta la parola» e l’indimenticabile volto coi baffi di Tino Scotti. Gli interpreti di questi sketch non sono personaggi di secondo ordine, ma nomi illustri che hanno contribuito a trasformare la pubblicità in un piccolo spettacolo: sugli schermi di Carosello passeranno, davanti e dietro la macchina da presa, big come Mina, Ugo Tognazzi, Renzo Arbore, Pippo Baudo e Armando Testa.
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