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"Ho sbagliato tante volte ormai che lo so già", con l'inconfondibile voce di Ornella Vanoni inizia ogni puntata di Belve, che questa sera, martedì 25 novembre, omaggerà la cantautrice scomparsa lo scorso sabato 22 novembre all'età di 91 anni. "Che dolore cara Ornella - aveva scritto su Instagram Francesca Fagnani -. Grazie per essere stata la colonna sonora di tanta vita. Resti indimenticabile, per me impossibile".
La storia de L'appuntamento - colonna sonora del programma di Rai 2 -, prima di consacrarsi come successo senza tempo grazie a Vanoni, nasce nel 1969 in Brasile, dalla penna di Roberto e Erasmos Carlos, con il titolo Sentado a' Beira do Caminho (Sedendo su un lato della strada). Un brano che, in realtà, era anch'esso ispirato a una canzone americana - come rivelato da Mario Platero del Corriere della Sera - dal titolo Honey (I Miss You), composta da Bobby Russell e ripresa nel gennaio 1968 da Bobby Goldsboro.
Il brano interpretato da Ornella Vanoni si ispira al successo brasiliano. Il testo - scritto dal paroliere Bruno Lauzi - riflette lo stesso tema della canzone dei fratelli Carlos, quello dell'interminabile attesa dell'arrivo dell'innamorata. Una speranza che viene infranta al calar della sera.
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La canzone venne pubblicata nel 1970 come 45 giri - L'appuntamento/Uomo, uomo - e inserita nell'ottavo album della cantante Appuntamento con Ornella Vanoni.
Ispirato alla crescita di un albero che aveva piantato davanti a casa - "See the tree how big is grown" -, il brano di Russell, Honey (I miss You), è stato scritto di getto nel 1967 e parla della sensazioni di vuoto lasciata dalla scomparsa della moglie. La canzone - registrata nel gennaio 1968 da Bob Shane - viene ripresa da Bobby Goldsboro che, con la sua interpretazione, vende un milione di copie in poche settimane - raggiungendo il primo posto della Billboard 100.
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