Carlo e Diana, il vero motivo della rottura secondo l'esperto Robert Hardman

Era il novembre del 1992 quando il giornalista Robert Hardman fu inviato a Seul per seguire la visita di quattro giorni di Carlo e Diana, giunti nella capitale sudcoreana per commemorare le truppe britanniche che avevano combattuto nella guerra di Corea. "C'è stato un momento in cui la coppia è stata ripresa dalla telecamera mentre guardava in direzioni opposte, apparendo particolarmente affranta", ricorda Hardman di quel viaggio che per molti aveva segnato la fine del matrimonio tra il principe del Galles e Lady D. 

La stampa non esitò a mettere il dito nella piaga titolando la foto "The Glums" (traducibile con "I Musoni"), aumentando così le speculazioni sulla presunta infelicità della coppia. Tuttavia, "mi sembrò ingiusto, perché in realtà si trovavano a una cerimonia di deposizione di corone di fiori in un cimitero - aggiunge l'esperto .- Ricordo che un addetto stampa del Palazzo si avvicinò e rimproverò la stampa. Disse: 'Cos'è tutta questa storia dei tetri? Sono in un cimitero, cosa vi aspettavate? Che facciano le capriole?'". Eppure, "c'era una verità di fondo in tutto questo: sarebbe stato il loro ultimo tour insieme. Anche se non fu l'evento che segnò la fine definitiva della storia", ha aggiunto Hardman. 

Il motivo della rottura "è molto più banale"

La causa che secondo l'esperto segnò un punto di non ritorno nel matrimonio di Carlo e Diana fu un weekend programmato a Sandringham alla fine di novembre del 1992. Le famiglie aristocratiche del Regno Unito avrebbero portato lì i propri figli per essere fotografati: "Ci sarebbero state molte persone lì e William e Harry sarebbero dovuti uscire. Diana disse: 'In realtà non ci vado. Porto i ragazzi altrove'. Carlo rispose: 'Aspetta, questo weekend è già stato organizzato'. E lei ha semplicemente detto di no, non lo farò. Fu allora che venne presa la decisione di separarsi", spiega l'esperto. Si arrivò così al 9 dicembre 1992, quando la separazione di reali fu annunciata ufficialmente al Parlamento dal Primo Ministro John Major.