Il personaggio
Lorenza Baroncelli
"Ho conosciuto Pardo grazie a Totti", esordisce così l'architetta direttrice del Dipartimento di Architettura del MAXXI di Roma, Lorenza Baroncelli, in un'intervista al Corriere della Sera in cui ha ricostruito la storia d'amore con il giornalista sportivo Pierluigi Pardo. I due si sono conosciuti nel 2020, quando Baroncelli lavorava ancora a Milano: "Organizzammo un talk con lui e Mentana. Ci incontrammo ma non accadde nulla. Una settimana dopo ci rivedemmo casualmente a un evento e io nemmeno mi ricordavo il suo nome, tanto è vero che mandai un messaggio a un amico per chiedergli di rammentarmelo".
Nata nel 1981 in Svizzera, a Ginevra. Figlia di un fisico nucleare, Baroncelli si è laureata all'Universita di Roma3 e ha partecipato a numerosi progetti internazionali legati al mondo dell'architettura e dell'urbanistica, che l'hanno portata a pubblicare articoli su riviste di spicco. Successivamente ha ricoperto il ruolo di direttrice artistica presso la Triennale di Milano ed è stata insegnante al Master of Art dell'università Luiss di Roma. Dal 2015 al 2018 è stata Assessore alla rigenerazione e progettazione urbana a Mantova e dal 2023 è stata nominata direttrice dell'archittettura al MAXXI di Roma.
Riferendosi a quell'evento, l'architetta rivela che quella sera Pardo "doveva seguire una partita della Roma, mi disse: 'Dai vieni con me'. 'Non ci penso nemmeno', risposi. Uno sconosciuto, figuriamoci. Allora lui giocò la carta vincente. 'Se vieni, ti presento il capitano'. Come potevo rifiutare? Capitolai in nome di Totti".
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Da quel giorno i due non si sono più lasciati e hanno allargato la famiglia con la nascita del piccolo Diego, nato nel giugno del 2022. Un dono che non era nei programmi: "Ho avuto una grande spinta dalla mia attuale compagna; all'inizio ero molto dubbioso, poi, con una buona dose di casualità, eccomi papà. Oggi, ne farei anche un altro. È stato come rinascere. Arriva un momento in cui ti rendi conto che dopo mille telecronache, cento trasmissioni, cinquecento viaggi hai bisogno di altro, di una dimensione diversa. Di una vera, meravigliosa schiavitù. Della felicità ansiosa che solo un figlio sa darti", affermò Pardo a Perfide Interviste. La nascita del figlio ha inevitabilmente cambiato anche la quotidianità di Baroncelli, la quale confessa: "Io oggi ricopro un incarico che mi rende orgogliosa, lavoro molto. Ma io scelgo ogni giorno di staccare nel tardo pomeriggio o sul principio della sera e di tornare a casa da mio figlio. Tutti sanno che entro quelle ore io do il meglio ma poi non ci sono per nessuno. Questa scelta è il mio modo di essere una 'capitana', perché penso che ogni donna debba essere messa in condizione di vivere la propria vita di madre con pienezza e con gioia", si legge sul Corriere della Sera.
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Impegni lavorativi a parte, l'architetta definisce il compagno un papà "molto presente", aggiungendo che: "Prima c'era solo il lavoro, ma solo oggi capisco che la maternità mi aiuta a essere migliore anche nel lavoro. Perché è come se mi desse una marcia in più. E non dimentichiamoci che in certi Paesi del Nord Europa è normale staccare la sera perché si è lavorato tanto e bene nel resto della giornata".
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