TELEVISIONE
Gianluca Gazzoli si inginocchia a re Carlo Conti nel frame del promo di Sanremo Giovani
Il promo di Sanremo Giovani fa discutere. La Rai ha lanciato lo spot dello show dei 24 artisti emergenti che si contenderanno due posti per il 76esimo Festival della canzone italiana. Ciò che ha fatto storcere il naso a molti è la scelta della realizzazione tramite intelligenza artificiale. La pubblicità, di 15 secondi, vede protagonisti Gianluca Gazzoli e Carlo Conti, rispettivamente nei panni di un cavaliere e il re. "C'era una volta un castello reale, un po' artificiale", spiega la voce narrante a modi favola. "Messer Gazzoli, nel nome della musica, io ti insignisco conduttore di Sanremo Giovani. A te spetta l'alto incarico di scovare le più soavi ugole emergenti del reame", dice Re Carlo. "E' sommo onor per me, non la deluderò", risponde cavalier Gazzoli.
Il promo di #SanremoGiovani pic.twitter.com/nBjvImsNz7
— Trash Italiano (@trash_italiano) November 6, 2025
Lo spot non ha convinto il web, proprio per la scelta di affidare all'IA la realizzazione del simpatico siparietto. "La scarsa qualità dell'AI che va a scontrarsi con la pigrizia di prendere una location, due travestimenti e ripetere tre battute in croce", si legge in un commento su X, "Concept 0 originalità 0 doppiaggio 0 Sforzo 0 complimenti Rai you've done it again", e ancora "Stiamo arrivando ad un punto di non ritorno con questo uso massiccio dell'IA. Comunque anche se fosse stato 'animato a mano' è di un cringe imbarazzante". Sono solo alcune delle centinaia e centinaia di reazioni al promo di Sanremo Giovani. Tuttavia, quella da parte di Rai Pubblicità, si tratta di una scelta ben ponderata, ha deciso di puntare sull'IA e di palesarlo subito alle orecchie degli spettatori ("C'era una volta un castello reale, un po' artificiale", si sente già nei primi secondi dello spot).
Da alcuni sono stati scovati anche errori grossolani commessi dall'IA, come spesso accade, nella realizzazione del promo. Eccone alcuni: nella prima scena, Carlo Conti impugna la spada con la mano sinistra sopra a quella destra, poi invece la mano sinistra appare sotto a quella destra, e ancora una volta le posizioni si invertono nell'ultimo frame;

nella seconda scena, la spada di Gianluca Gazzoli sparisce senza motivo; inoltre, un individuo posizionato sotto una colonna sullo sfondo, svanisce nel nulla per poi ricomparire solo nell'ultima scena dello spot.

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