Il Commissario Montalbano, perchè non ci sarà più una nuova stagione? Cos'è successo dopo la morte di Andrea Camilleri

Dopo oltre vent'anni di indagini nell'immaginaria Vigata siciliana, il Commissario Salvo Montalbano appende definitivamente la giacca al chiodo. La storica fiction Rai, tratta dai romanzi di Andrea Camilleri, non avrà una nuova stagione. A confermarlo in modo lapidario è stato Cesare Bocci, l'ispettore Mimì Augello nella serie, che in un'intervista a La voce dello schermo ha sbarrato la porta a qualsiasi ipotesi di prosecuzione: "Non si realizzeranno perché il giocattolo si è rotto e non è aggiustabile. È finita. Si è chiuso un ciclo, con lo stesso successo e va bene così”.

L'annuncio, che ha gettato nello sconforto i milioni di fan amanti della serie, arriva dopo anni di rumors e riflessioni, culminati nella fine ufficiale della serie nel 2021. La saga televisiva di Montalbano, iniziata nel 1999 e proseguita con 15 stagioni e oltre 90 episodi, ha conquistato il pubblico italiano con le storie del protagonista interpretato da Luca Zingaretti. Ma il progetto, prodotto da Palomar per Rai Fiction, ha iniziato a mostrare crepe irreparabili già nel 2019, con la scomparsa di Andrea Camilleri, l'inventore del commissario.

Cos'è successo dopo la morte di Camilleri

L'autore, scomparso all'età di 93 anni, aveva lasciato inediti gli ultimi romanzi, tra cui "Il cuoco dell'Alcyon" e "Riccardino", che molti speravano di vedere adattati per il grande schermo. A questo si è aggiunta la perdita del regista Alberto Sironi, deceduto nel 2021, costringendo Zingaretti a indossare i panni del regista per gli ultimi episodi. Oltre a Sironi, sono venuti a mancare anche l'attore Marcello Perracchio (il dottor Pasquano), Roberto Nobile e lo scenografo Luca Crugnola. "Senza di loro è un qualcosa che non riesco a immaginare", ha confidato Bocci.

(Il regista Alberto Sironi)

Il parere dei protagonisti

Un altro fattore decisivo è l'inesorabile scorrere del tempo. Gli attori, dopo più di due decenni sul set, non si sentono più adatti ai ruoli. Bocci ha spiegato: "Sono passati anni e non saremmo più credibili nei nostri personaggi". A seguire la stessa scia di pensiero è stato anche Zingaretti, il quale ha espresso notevoli dubbi sull'opportunità di continuare dopo la morte di Camilleri. L'attore ha infatti ammesso di aver bisogno di tempo per riflettere, e ha più volte ribadito il desiderio di non "rovinare" il personaggio invecchiando in modo innaturale. In un'intervista al settimanale Gente, anche Peppino Mazzotta - l'agente Fazio - si è unito al rispetto per le decisioni della produzione: "Il Montalbano televisivo è concluso. Non credo si faranno altre puntate: le notizie che abbiamo ricevuto finora dicono così. Sono venute a mancare tutte le figure chiave. Anche se l'ultimo romanzo di Montalbano, Riccardino, non è stato girato, e io penso e ho sempre detto che sarebbe un dovere morale fare almeno quello, perché chiude la vicenda del commissario. Ma bisogna rispettare la decisione presa".

Ipotesi di un finale senza Zingaretti

Negli ultimi mesi, si è vociferato di un possibile "gran finale" senza il volto iconico di Montalbano, con la Rai e Palomar al lavoro su un episodio conclusivo. Ma anche questa pista sembra aver perso slancio. L'ex ad Rai Fabrizio Salini, nel 2021, non si era sbilanciato: "Per il momento non abbiamo nessuna novità specifica sul futuro della serie". A non smentire le recenti chiusure è stato anche il produttore Carlo Degli Esposti. E al termine di questo ciclo di indagini risolte, risuonano le parole d'addio dell'ispettore Mimì: "Il mio cuore mi dice che si è chiusa un'epoca".