Il personaggio
Irene Pivetti
Irene Pivetti, nata a Milano il 4 aprile 1963, è stata la più giovane presidente della Camera dei deputati nella storia della Repubblica italiana, eletta a soli 31 anni nel 1994 con la Lega Nord. Figlia di un ingegnere meccanico e di una casalinga, è la sorella maggiore di Maria, insegnante, e di Veronica, nota attrice, doppiatrice e comica che ha spesso condiviso riflettori con lei in apparizioni televisive e teatrali. Laureata in lingue e letterature straniere moderne all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Pivetti ha tracciato una traiettoria professionale e personale ricca di vertici e cadute. Dalla politica al giornalismo, dalla conduzione televisiva all'impegno sociale, passando per scandali giudiziari e rinascite personali.
La curiosità per la vita privata di Pivetti esplode con la politica, ma le radici affondano negli anni '80. Nel 1988, a 25 anni, sposa con rito cattolico Paolo Taranta, economista londinese di origini italiane. I due vivono tra Milano e Londra, ma il legame si incrina presto quando Pivetti rivela a Taranta di non volere figli, andando contro al sogno del marito di voler diventare padre. Nel 1992, la Sacra Rota annulla il matrimonio.
Nel 1997, Pivetti incontra Alberto Brambilla, militante di Italia Federale, manager di 10 anni più giovane (nato nel 1973). Fu un colpo di fulmine e dalle nozze, celebrate a Roma nel 1998 con una cerimonia intima, nacquero Ludovica Maria (1998) e Federico (1999). Dopo 12 anni, nel 2010, la separazione consensuale, ma "dolorosissima", come la descrive Brambilla in un'intervista a Novella 2000. Oggi la politica ricorda quel giorno come il "più doloroso della mia vita", confessa a Belve.

(Irene Pivetti con Alberto Brambilla e la figlia Ludovica Maria)
"Mi hanno distrutto l'immagine, tolto la credibilità che mi ero costruita e annientata economicamente. Sequestrati tutti i conti correnti", racconta Pivetti in un'intervista al Giornale. La situazione è stata così drammatica che "un Pm dispose persino il sequestro di una Postepay con dentro un euro e nove centesimi". Senza risorse, l'ex presidente della Camera si è ritrovata a vendere i suoi beni, persino i regali di nozze, ai rigattieri. "Non mi vergogno a dire che non avevo i soldi per mangiare. Durante il lockdown, con i negozi chiusi, non riuscivo a fare la spesa. Sono andata a ritirare i pacchi con cibo in scatola alla Caritas di San Vincenzo". La svolta arriva con un lavoro umile, trovato in una cooperativa di ex detenuti, la Mac Servizi. "Inizialmente facevo le pulizie, poi mettevo in ordine. Ho iniziato come volontaria, e poi mi hanno riconosciuto uno stipendio di mille euro al mese. Quando l'ho ricevuto, non potevo crederci: finalmente avevo i soldi per mangiare". Un'esperienza che definisce "straordinaria": "Sarò sempre riconoscente a loro che mi hanno teso una mano in un momento in cui tutti la ritraevano".
Dopo la separazione da Alberto Brambilla, non emergono relazioni pubbliche o compagni ufficiali, con l'ex presidente della Camera che si dedica anima e corpo al lavoro e alla famiglia, ritagliandosi un profilo sobrio ma non meno affascinante. Al centro di tutto ci sono i suoi figli. Da una parte Ludovica Maria, che dal 2017 è legata a Camil Grimaldi, erede di una storica dinastia di imprenditori. Dall'altra Federico ha affinato i suoi studi all'estero mantenendo un basso profilo mediatico e una totale riservatezza. Pur tornando occasionalmente sotto i riflettori per impegni televisivi o inchieste giornalistiche, l'ex deputata si è reinventata con un'empatia nuova, rivelando un lato umano e introspettivo. "La famiglia resta la vera casa", ha ripetuto più volte negli ultimi anni, a testimonianza di come abbia finalmente trovato la sua rotta più autentica.
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