NAPOLI
L'interramento di rifiuti tossici e l'innesco di roghi hanno dato origine all'espressione Terra dei fuochi, utilizzata per indicare un'ampia zona di discariche abusive che si estende in Campania. Comprende un territorio di 3 milioni di metri quadri inquinati, nel quale sono coinvolti 90 comuni per circa 2 milioni e mezzo di abitanti: oltre 30 comuni sono situati nella città metropolitana di Napoli, mentre gli altri sono ubicati nella provincia di Caserta. In tutto, negli ultimi 12 anni, sono stati segnalati 1.978 roghi.
Il nome Terra dei fuochi è stato coniato la prima volta nel 2003, quando fu usato nel Rapporto Ecomafie di quell'anno curato da Legambiente. In seguito è stata utilizzata dallo scrittore napoletano Roberto Saviano nel libro Gomorra, come titolo dell'undicesimo e ultimo capitolo.
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La vicenda affonda le radici dagli anni Ottanta, quando il boom edilizio portò alla trasformazione di cave in discariche abusive, riempite poi da rifiuti pericolosi smaltiti illegalmente anche da imprese del Nord Italia. La camorra e la criminalità organizzata hanno avuto un ruolo centrale nella gestione di questo traffico illecito, che ha provocato forti impatti sanitari, con l'aumento di malattie come leucemie e tumori tra la popolazione locale. Secondo il Blog La Terra dei Fuochi le aziende coinvolte sono 443 e lo definisce "Il più grande avvelenamento di massa mai avvenuto in un paese occidentale".
Gli studi che collegano l'inquinamento a malattie nella zona della Terra dei Fuochi evidenziano una relazione tra l'esposizione a sostanze inquinanti e l'aumento di patologie come tumori, malattie respiratorie, cardiovascolari e neurodegenerative. In particolare, in zone con alti livelli di inquinamento atmosferico e contaminazione del suolo, come la Terra dei Fuochi, è stato osservato un incremento di tumori, in particolare al polmone, e un aumento di casi di leucemie e altre forme di cancro, oltre a malattie respiratorie acute e croniche. L'inquinamento provoca anche processi infiammatori e può influire sul sistema immunitario aumentando la suscettibilità a malattie.
Nel 2019 è stata confermata la presenza di metalli pesanti nei malati di tumore residenti a Giugliano, Qualiano, Castel Volturno e nel quartiere Pianura di Napoli (zone simbolo della Terra dei Fuochi), in quantità superiori che nei soggetti sani e "del tutto fuori norma". Lo studio, chiamato Veritas e condotto dallo Sbarro Institute for Cancer Research and Molecular Medicine della Temple University di Philadelphia e dall'Istituto nazionale tumori (Fondazione Giovanni Pascale), è stato presentato in Parlamento. Nella puntata del 2 novembre di Report, il medico Luigi Costanzo (Ass. Isde medici per l'ambiente) ha dichiarato di aver già diagnosticato tumori in nove pazienti nei primi 6 mesi del 2025: "Ho una ragazza di 23 anni con un k alla tiroide. Accadono cose che non capiamo. Ci volete aiutare a capire cosa sta succedendo e darci gli strumenti per poterli affrontare?", chiede Costanzo.
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